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Controcopertina: Non si uccidono così anche i fagiani?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 25 settembre 2007

Quelle che mostriamo sono le foto di un fagiano femmina trovato morto dai bimbi della scuola elementare di Capoliveri nella spiaggetta proprio sotto Forte Focardo. Si tratta certamente di un fagiano "pronta caccia", cioè uno di quegli sfortunati animali da allevamento, praticamente dei polli spesso imbottiti di antibiotici, additivi chimici ed antidepressivi, totalmente inermi, indifesi e incapaci di cavarsela da soli, che vengono lanciati dai cacciatori poco prima dell'apertura della caccia, per poi poterli sterminare in una inutile e facile macelleria, almeno quelli che riescono a scampare a cani e gatti. Il fagiano di Forte Focardo era riuscito a sopravvivere alle doppiette rifugiandosi nel Parco Nazionale, ma i cacciatori che lo hanno lanciato devono aver pensato che, visto che era destinato ad una quasi immediata fucilata, era inutile togliergli il "copribecco" che si vede nella foto e che probabilmente è stato fatale all'animale, impedendogli di cibarsi in maniera adeguata in natura e facendolo così morire di fame. Il "copribecco" è una specie di strumento di tortura che viene applicato negli allevamenti "pronta caccia" al becco del fagiano con una barretta di plastica che attraversa le narici del volatile, e serve p revenire il cannibalismo (detto anche pica) che si sviluppa soprattutto tra i fagiani costretti a vivere in spazi artificiali ed affollatissimi. Per impedire ai fagiani di beccarsi a morte si usano anche "occhiali" che però limitano il campo visivo e rendono i fagiani così abituati goffi nei movimenti e meno "divertenti" da cacciare quando vengono immessi in natura, quindi i cacciatori come dispositivo anti-pica preferiscono i vari tipi di copribecco come quello che a Capoliveri si sono dimenticati di togliere alla sfortunata femmina. Si tratta di animali fra i più disgraziati, tirati su in batteria in allevamento per venire liberati e finire impallinati da qualche cacciatore della domenica. Caccia facile, rasoterra, roba da tiro al bersaglio al luna park, ad animali nati in cattività, abituati alla gabbia, all'uomo ed ai mangimi, quindi inadatti alla vita selvatica e alla ricerca autonoma del cibo. Una pratica di caccia consumistica, un'indecenza venatoria ed ambientale che sopravvive fra i meandri della legge 157/92 che consente la caccia "purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica".


fagiano morto 2

fagiano morto 2

fagiano morto 2

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