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Giglio: Francobollo dedicato alla serie tematica “il turismo”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 29 marzo 2009

L’Isola del Giglio, ottiene con l’emissione di un francobollo dedicato alla serie tematica “il turismo”, prevista per il 10 luglio 2009 l’ennesimo attestato di riconoscimento come splendida isola, tra le Sette isole principali dell’Arcipelago Toscano, sette perle riemerse della collana che, come narra la leggenda, Venere perse nuotando nelle acque limpide del Mediterraneo. Come le perle di una collana, ogni isola è diversa dall'altra. Ogni isola conserva le tracce della sua storia, ogni isola è unica, originale, con un solo tratto in comune: la bellezza della sua natura. E la catena che unisce questi gioielli è il mare, un mare caldo ed accogliente con le sue calme piatte, ma anche imprevedibile con le sue tempeste come solo il Mediterraneo sa essere. Adagiata sulla distesa azzurra del Tirreno, di fronte al non meno celebre promontorio dell'Argentario, l'isola del Giglio è, dopo l'Elba, la più estesa isola dell'Arcipelago Toscano. La sua felice posizione geografica favorì fin dai tempi più antichi insediamenti umani. Fu infatti abitata dagli Etruschi, che ne sfruttarono i giacimenti minerari di ferro. I numerosi reperti archeologici del periodo Romano ci testimoniano inoltre l'esistenza di una fiorente attività commerciale fra la piccola comunità del Giglio e la capitale dell'Impero. Cadrebbe infatti in un grossolano errore chi si figurasse quest'isola deserta, scoscesa, popolata soltanto da conigli selvatici, alte rupi, cisto, lentischi, albatrelle, rosmarino ..... L'isola è infatti sempre stata abitata e coltivata ed è ancor oggi possibile distinguere nel suo territorio, alternate alla macchia mediterranea, ampie zone, vestigia di quella che fu un'eccezionale civiltà agricola. Tutto il terreno coltivabile è minuziosamente scalettato a costituire una imponente scultura; fra i terrazzamenti agricoli, i capannelli, minuscole costruzioni in muratura sormontate da un tetto a volta, con piccole finestrelle e dallo stile arabeggiante: forse antico influsso delle campagne di pesca sulle lontane coste dell'Africa dove il Gigliese, contadino e marinaio nello stesso tempo, era solito spingersi. Davanti ai capannelli, immersi nel sole e nel silenzio della campagna gigliese, si ha la sensazione di essere stati trasportati in pienissimo mito. Non a caso uno dei più celebri figli dell'isola del Giglio, una delle più note firme della letteratura italiana del '900, lo scrittore marino Raffaello Brignetti, scrisse: "Chi è nato in una piccola isola è nato in un posto mitico". Ma la sorpresa più grande che l'isola riserva al turista è il centro medievale di Giglio Castello, sorto nell'XI° secolo in cima a un colle di 400 metri. Interamente circondato da alte mura, dalle quali ad intervalli si sbalzano torrioni, il paese è un vero dedalo di vicoli e di viuzze, di case arroccate in un gioco architettonico fantastico. Nel periodo delle Repubbliche Marinare l'isola fu il più lontano avamposto della forte Repubblica Pisana. Assoggettata Pisa a Firenze, anche il Giglio passò ai nuovi padroni e questi ultimi, cioé i Granduchi di Toscana, ebbero sempre tanto a cuore quest'isola a tal punto che ogni loro primogenito veniva immediatamente insignito, al momento stesso della nascita, del titolo di "Signore del Giglio". L'altro centro abitato dell'isola è Giglio Porto, sorto nel XVIII° secolo da una duplice corrente immigratoria di pescatori liguri e napoletani attratti dalla pescosità dei mari circostanti. Il porto è quindi più moderno, con le sue case sorte simmetricamente all'arcuata spiaggia e rappresenta oggi il centro economico dell'isola, svolgendosi qui il massimo movimento turistico ed essendoci l'arrivo e le partenze dei traghetti da e per Porto Santo Stefano (Argentario). Ultimo centro abitato di una certa consistenza è il Campese, una quieta e lunata spiaggia con un ampio golfo, all'estremità del quale il faraglione e la torre medicea costituiscono due particolarità paesaggistiche di enorme rilievo. Le acque che circondano l'isola sono di una nitidezza superba e sono il regno delle più svariate specie vegetali ed animali. L'isola del Giglio viene definita dalle guide turistiche "fantasiosa sintesi di incomparabili bellezze naturali" e non ci sembra questo davvero un riconoscimento immeritato. La straordinaria limpidezza del mare che la circonda, la suggestività del suo paesaggio, delle sue cale, la dolcezza del clima ne fanno ormai una meta contesa da turisti di ogni nazionalità. Non a caso la Guida Blu 2008 di Legambiente e Touring Club Italiano, ha assegnato il massimo riconoscimento, per la prima volta un'intera isola, tra oltre 400 località turistiche italiane selezionate: l'Isola del Giglio infatti ha ottenuto il primo posto assoluto del premio nazionale delle CINQUE VELE, grazie alla “ottima sostenibilità e alla tutela dell'ecosistema terrestre e costiero e per aver prestato particolare attenzione al verde pubblico, alla raccolta differenziata e alla mobilità sostenibile. Importante l’impegno per la salvaguardia e la sostenibilità dell’Isola di Giannutri (il cui territorio fa parte del Comune di Isola del Giglio) che rappresenta una delle aree più particolari e interessanti dal punto di vista naturalistico dello Arcipelago Toscano”. La cittadinanza gigliese è orgogliosa di essere entrata a far parte del mondo della filatelia , con i paesaggi mozzafiato e le acque cristalline che l’Isola del Giglio può offrire che, incorniciate in un oggetto artistico di grande suggestione e di notevole forza comunicativa come è il francobollo, saprà portare in ogni parte del mondo l’immagine di questa splendida perla, circondata da un mare dove il blu non ha eguali, a poche miglia marine dalla Costa d’’Argento.


giglio porto panorama

giglio porto panorama