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Lungo A Sciambere del Titanic

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 29 marzo 2009

Caro Sergio, la mia non simpatia per il tuttologo Mario Tozzi è nota in tutto il web, ma vedo che ora si è tolto il bavaglio che ha dovuto tenere per forza di cose e di governi. La cosa mi fa molto piacere, come persona è sicuramente un uomo di cultura e saprà il fatto suo in molte cose, ma se analizzo il Mario Tozzi con il quale ho provato a dialogare io e cioè quello del copia incolla, quello del "ma sui fanghi a Piombino che ne pensa?" Mai nessuna risposta, figuriamoci non ci difendeva chi lo ha messo li figuriamoci lui, quello che censurava in video chi non la pensava come lui e mi riferisco al famoso scandalo della "munnezza", tanto che quando il "censurato" è venuto allo scoperto documentando le censure e i tagli fatti ad arte, il suo forum dove la gente chiedeva spiegazioni è stato oscurato senza preavviso...unica nota del "Dottore" in quel caso "non sono io che faccio i montaggi" qui a Roma gli si direbbe "a Piccozza..sei un bel paraculo ...", sai non è bello vedere oscurato un forum pagato dagli utenti visto che era della RAI....ma capisco che internet è uno strumento troppo libero da controllare quindi meglio la censura. Ora vederlo qui, dove sigla con un copia incolla della introduzione perchè forse pensa gli sia venuta particolamente bene, a parlare di tutto mi fa piacere e impressione: piacere perchè immagino che senza bavaglio si stia meglio, impressione perchè, come al solito, spara mille dati presi qua e là per il mondo rigirando cose e parole, mettendoci dentro un po di geologia che non guasta mai e poi è la materia che conosce meglio, parlando sempre di "cose alternative" ma non chiarendole mai le "cose alternative". Mario Tozzi all'Elba le energie alternative non le hanno volute ne i rossi ne i gialli ne i verdi e le frasi a effetto tipo il "non oil" saranno anche altisonanti nei posti dove Lei va a fare il prezzemolino tipo radio private o giornaletti vari o salotti bene, ma di proposte non se ne parla. Per cui caro Sergio, se mai pubblicherai questo mio sfogo e se mai il Dottore si degnerà di rispondermi (lo ha fatto 2 volte in 4 anni) pregalo di evitare il solito copia incolla, ne ho a chili tutti catalogati per data ora e sito internet. P.S. Ora che sei venuto a Roma hai capito perchè stiamo cosi inca@@ti ? con la stima di sempre Maurizio Caro Maurizio Anche se era un po' di tempo che ci mancavo non ho scoperto Roma nell'ultimo week-end. Devo dire che l'ho trovata incasinata come e peggio di come l'ho lasciata, e con abbondanti motivi per incazzarsi a risiederci, che non bilanciano (a mio modo di vedere) le buone ragioni per abitarci che pure sono numerose, se uno alla qualità della vita ci tiene più che ad ogni altra cosa. La differenza più evidente che ho notato è stata la onnipresenza della testimonianza del "fare potino" alemannico, con ogni spazio di affissione su cui campeggiavano manifesti con su scritto "potati 150 platani" "potati 210 pini" "segati tre ailanti, innestato un giuggiolo, rianimata una robinia, spidocchiato un tasso barbasso" etc. Ero lì lì per comprarmi un pennarello e chiosarne uno scrivendoci "abbattuto e macinato mezzo ettaro di betulle per stampare 'sti cazzi di manifesti". Ciò premesso ti rispondo per quanto di competenza: Il copia e incolla introduttivo è stata una scelta di chi (nel caso di specie Greenreport ed Elbareport) ha pubblicato la "serie" dei pezzi "Un governo contro l'ambiente" che Mario Tozzi ci ha gentilmente e gratuitamente concesso. Per quanto riguarda gli altri rilievi che fai a Tozzi, se lo riterrà opportuno sarà lui a risponderti, notando comunque che non sono poi molti i "maggiorenti" che rispondono ai cittadini, e anzi ce ne sono taluni che si credono talmente padreterni da ritenersi autorizzati a snobbare ogni e qualsiasi critica. Come diceva Vecchioni? ah ".. pani e pesci, pesi e pani-più son piccoli e più alzano le mani" e piu piccoli sono più presuntuosi riescono ad essere. Potrei, volendo, chiudere qui ma mi viene da scriverti qualche altra cosa. Vedi Maurizio quando facevo ancora politica attiva e mi capitava (spesso) di essere definito da qualcuno "verde" invariabilmente rispondevo: "Verde un cazzo, io sono rosso e ambientalista!", come dire che ritenevo, come ritengo ancora e di più, ineludibili e pari la questione sociale (con una ridistribuzione della ricchezza nei popoli e tra i popoli del pianeta) e la questione ambientale con l'esigenza (posta sempre più drammaticamente) di un rapporto nuovo tra le attività della specie temporaneamente dominante (la nostra) e la terra che la ospita. In questi anni il mondo ha picchiato violentemente il muso contro due realtà incontrovertibili: A) Non c'è salvezza né futuro per l'umanità se non si compie una rivoluzione ambientalista, B) Il libero mercato senza regole genera mostruose crisi che impoveriscono soprattutto i più poveri, uccide la solidarietà. E su solidarietà e ambiente si farà politica negli anni a venire e, passate finalmente le sbornie consumistiche, quando ormai solo gli anziani si ricorderanno dell'edonismo reaganiano, essere di sinistra o se preferisci innovatori significherà battersi per una solidale austerità, per "decremento felice". La destra, i conservatori saranno quelli che continueranno a rifarsi ai modelli dello "sviluppo compatibile" Ecco, Tozzi è uno che questi elementari concetti li ha spiegati e continua a spiegarli in maniera efficace in questo paese piccolo, provinciale, culturalmente arretrato, vecchio ed egoista che che si chiama Italia. L'unico paese dell'occidente in cui un venditore di sogni e di fumo può menare per il naso le masse, e forse potrebbe pure farsi anche eleggere imperatore, un paese "culturalmente extracomunitario" dove si possono tranquillamente prendere a calci ed irridere i fondamenti della democrazia europea. Non è poco che ci sia ancora chi in questo paese chi chiede alle persone di destra come te Maurizio, di tenerti pure le tue convinzioni, ma di prendere coscienza che il primo compito degli umani di sinistra e di destra è assumere comportamenti collettivi ed individuali che invertano la rotta del Titanic verso la montagna di ghiaccio, lasciando pure ballare chi nel salone si bea chiamando "congresso" una kermesse nella quale un pifferaio magico intrattiene sul tema di "Come sono ganzo io" la plaudente platea che forse solo l'acqua ghiaccia dell'atlantico riporterà alla realtà. Se il parallelo non fosse irriverente ci sarebbero da riesumare le parole di Antonio Gramsci davanti al tribunale speciale che lo condannava ad anni di galera: "Porterete questo paese alla rovina, ed a noi comunisti toccherà salvarlo". Non lo salvarono da soli, i comunisti, ma lo salvarono quel paese. Tutte le dittature cruente o leggere finiscono sempre così con gli autocrati sepolti dal proprio ridicolo, e con gli sbeffeggiati, insultati, oppressi che debbono tirarsi su le maniche per rimettere le cose alla via. Non ho dubbi sul fatto che questo misero castello (abusivo) di chiacchiere e cartapesta finirà per crollare, temo solo di non essere utile, per raggiunti limiti d'età, alla prossima ricostruzione democratica, solidale ed ambientalista di questo paese, intanto però ritengo che sia oltremodo utile che rimanga "al pezzo" divulgando, informando e formando chi ha la capacità di far maturare coscienze e culture diverse, come Mario Tozzi e (per fortuna) tantissimi altri.


titanic

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