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Il Sindaco di Marciana Marina al contrattacco su Piazza di Chiesa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 12 dicembre 2002

Quel “disastro” di Piazza della Chiesa a Marciana Marina. Così sono stati definiti, dal gruppo di minoranza “Marinesi”, i lavori effettuati per la restaurazione nella piazza principale del nostro paese, nel “dossier”: “Marciana Marina. La Piazza dei miracoli”. Quali sono gli elementi di giudizio e le opere realizzate che fanno definire il restauro di Piazza Vittorio Emanuele un “disastro”? Chi può affermare questo, entrando nella piazza? Ricordano, questi signori, come era la Piazza prima del nostro intervento? Ricordano le buche, i sassi sui quali era quasi impossibile camminare, le lastre sconnesse, i lampioni che cadevano a pezzi, la mancanza di fognature etc.? Il risultato dei lavori è infatti così “silenzioso” e così rispettoso che sembra quasi che tutto sia sempre stato così. La piazza ha infatti conservato il suo aspetto di piazza di paese determinato da interventi che si sono succeduti nel tempo e che hanno aggiunto, ciascuno, qualcosa che rende il tutto davvero particolare. Per questo la Soprintendenza, nella persona dell’Arch. Fiorella Ramacogi, ha seguito ogni scelta con continui sopralluoghi, concordando materiali e colori e dando la sua approvazione a quanto ogni volta eseguito. I lavori che erano stati programmati, in base al progetto modificato dalla Soprintendenza, avrebbero potuto essere terminati prima di questa estate se avessimo utilizzato il materiale, Glorit o Gleverit che fosse, che ci era stato prescritto dalla stessa Soprintendenza. A proposito, ricorda il consigliere Mazzei Maria Grazia cosa rispose l’architetto Ramacogi ad una sua precisa domanda che tendeva ad accertare se l’utilizzo del Glorit fosse stato solo un “cortese suggerimento”? Non le rispose forse che si trattava di un “obbligo”, per non provocare, con una piazza tutta in granito, uno sgradevole impatto ambientale? Nonostante ciò, abbiamo voluto prendere in considerazione altre possibili soluzioni, coinvolgendo la popolazione per raggiungere un risultato che fosse apprezzato da tutti. Per questo, in una assemblea pubblica convocata in data 8 aprile 2002, alla quale hanno partecipato qualificati rappresentanti della minoranza consiliare, che poco ricordano o ricordano solo quello che vogliono, abbiamo deciso di sostituire quel tipo di materiale con il ciottolato, cioè con quelle che l’Arch. Ramacogi ha chiamato “pillole”. Così abbiamo fatto. Ebbene, tutto questo avrebbe comportato, come la solerte Minoranza ben sapeva, un aumento dei costi, per cui, necessariamente, siamo stati costretti per mantenerli nei limiti preventivati a rinunciare ad alcuni elementi, tipo i lampioni telescopici, che non sono determinanti e che lasciano il risultato finale immutato. Queste varianti hanno inoltre causato sospensioni dei lavori ed un allungamento dei tempi di consegna, anche per il recupero dei materiali non previsti nel progetto originale. Per rendere agibile la piazza nel periodo estivo sono stati sospesi i lavori e si è reso praticabile il vecchio selciato in attesa di completare l’opera in modo adeguato. Attualmente i lavori sono ancora fermi e lo saranno fino a quando non arriverà il parere della Soprintendenza sulle ultime varianti già approvate dalla Commissione Edilizia Integrata. Tutte le sospensioni sono state verbalizzate e pertanto il tempo utile per il completamento delle opere non è ancora scaduto. Dai documenti contabili in possesso della Direzione dei lavori e verificati dal Responsabile del Procedimento, quanto pagato corrisponde ai lavori effettivamente eseguiti e i dati segnalati dai rappresentanti della Minoranza Consiliare sono conseguenti ad una errata e soprattutto incompleta lettura degli stessi. E’ stata redatta una perizia di variante di distribuzione di spesa in cui si dimostra che gli importi pagati e da pagare corrispondono ai nuovi e ai diversi lavori eseguiti ed ancora da eseguire. L’Amministrazione, durante l’estate, insieme al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Alessandro Schezzini ed al Direttore dei Lavori nonché progettista Arch. Leonello Balestrini, aveva accertato lo stato dei lavori e ne aveva concordato e verbalizzato le modifiche e le opere ancora da portare a termine; tutto questo avremmo fatto e verrà fatto anche senza bisogno di polveroni sollevati per cercare di gettare discredito sulla nostra Amministrazione. Ci hanno provato tante volte, ma non ci sono mai riusciti. D’altra parte l’unico loro strumento è quello di far denunce, senza guardare all’interesse del loro Paese, come hanno sempre dimostrato e come testimonia la risposta che fu data in Consiglio Comunale dal loro capogruppo Mazzei Maria Grazia ad una mia richiesta di collaborazione e di proposte per la stesura delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato, che avevo fatto pervenire loro ben 20 giorni prima della convocazione: “dovremmo presentare tutto il nostro programma elettorale” - mi rispose all’incirca - “e quindi non facciamo alcuna proposta ...”, dimenticandosi che loro stessi, insieme al loro programma, erano da poco stati bocciati sonoramente dagli elettori di Marciana Marina, che continueranno a farlo se persisteranno in questo loro comportamento fatto di denunce e menzogne, stravolgendo la verità.


marciana marina piazza chiesa

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