Senza nessuno spirito polemico, ma al solo scopo di fornire, per l’ennesima volta, a chi legge tutte le informazioni disponibili circa il viaggio studio in Australia promosso nel 2006 dalla Comunita’ Montana, ci preme fare alcune considerazioni rispetto all’ultimo intervento del Signor Gennai. Nel momento in cui comunicammo a Gennai l’intenzione della giunta di apportare alcune modifiche al progetto “Elbani nel Mondo” - che consistevano esclusivamente nell’elevare la fascia di età prevista per i ragazzi e nel garantire una maggiore rappresentatività del territorio - lo stesso ci rispose che non ci sarebbero stati problemi e che avrebbe messo al corrente il consiglio dell’ACEM. Inspiegabilmente a questo seguirono nell’immediato alcune comunicazioni mezzo stampa in cui Gennai si rifiutava di accogliere i ragazzi di età maggiore perché non interessatisi alla mostra fotografica precedentemente realizzata dall’associazione ma scarsamente pubblicizzata. Alcuni membri dell’ACEM non vennero neanche messi a conoscenza da Gennai dei contatti intercorsi con la Comunita’ Montana e delle motivate proposte di modifica. Si ribadisce che se tali aspetti fossero stati compresi dal presidente dell’Associazione AEM, ciò avrebbe consentito a tutte le famiglie che ne fanno parte (e che comunque in buon numero continuano a seguire le attività organizzate esclusivamente per gli elbani che si svolgono all’interno del Toscana Social Club) di poter ospitare i ragazzi in partenza per il continente australiano Nell’aprile del 2006 otto studenti elbani partirono verso Melbourne, per trascorrere tre settimane ospiti di famiglie di emigranti isolani aderenti al Toscana Social Club in cui ben due, tra i ruoli di maggior rilievo nelle associazioni regionali (vice presidente del Toscana Social Club e presidente dei Giovani toscani all’estero) sono ricoperti da rappresentanti di origine elbana (nonostante l’evidente minoranza degli emigrati dalla nostra isola rispetto a quelli delle altre province toscane) con la possibilita’ di frequentare scuole e studenti australiani. Gli stessi giovani a cui ingiustamente era stata attribuita a priori in modo ingiustificato un’assenza di interesse verso la tematica sulla memoria dell’emigrazione di fatto hanno potuto capire ed apprezzare meglio di quanto avrebbero potuto fare bambini di dieci anni (fascia di età prevista nel vecchio progetto). A dimostrare la validita’ di tali valutazioni va forse anche l’esperienza dello studente ospitato di recente dalla famiglia Gennai, accompagnato direttamente dai suoi genitori e che ha attualmente un’ eta’ di 3 anni maggiore rispetto a quella che avrebbero avuto, lui e i suoi i suoi coetanei, poco più che bambini, al momento dello svolgimento del viaggio del progetto . Se l’associazione AEM avesse inviato i documenti richiesti nei tempi e nelle modalità indicati piu’ volte dalla Regione Toscana, oggi sarebbe stata anch’essa ufficialmente riconosciuta titolare degli stessi diritti (opportunita’ di finanziamento e quant’altro…) riservati alle altre associazioni quali il Toscana Social Club. non ci sarebbe mai stato impedimento alcuno a potersi organizzare -come famiglie elbane emigrate- all’interno del Toscana Social Club, (come è già stato fatto per altro da alcune province), in modo tale da poter ulteriormente valorizzare la nostra rappresentativa isolana. Il viaggio in Australia che e’ stato realizzato ha raggiunto l’obiettivo: e’ stato un’occasione di incontro fra i ragazzi e le famiglie immigrate che li hanno accolti con grande affetto e dedizione e che gli hanno trasmesso l’esperienza vissuta da parte di tutti coloro che hanno dovuto allontanarsi dai loro cari in un momento difficile della nostra storia elbana. Quello che soprattutto dispiace in questa storia, e’ che venga attribuito indirettamente un diverso grado di capacità rappresentativa “di emigrato elbano” alle famiglie che con tanto affetto ospitarono i ragazzi in quell’ occasione.
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