Fin dal pomeriggio hanno iniziato ad accusare qualche strano malessere, in tempi di influenza è facile sbagliarsi ma il pericolo a cui erano sottoposti gli occupanti i tre appartamenti dello stabile numerato con il civico 12 di Via Carducci a Rio Marina era molto più grave di quello causato dal virus influenzale. Ad insidiare tutti era il terribile, spesso letale, monossido di carbonio, un gas inodore che stordisce e successivamente può uccidere, che nel caso sarebbe stato rilasciato dalla canna fumaria del riscaldamento probabilmente lesionata, comunque non funzionante a dovere, e permeato forse attraverso le pareti in cui il condotto è incassato. A sera, intorno alle 21 le condizioni di due persone: un uomo A.G. ed un'anziana signora R.B. dimoranti rispettivamente a piano terra ed al piano superiore sono peggiorate, ed a quanto ci hanno riferito sembra sia stata la figlia della signora (una nota professionista) che aveva trovato la madre "addormentata" a terra, a far scattare l'allarme: la tipicità dei sintomi, e la coincidenza con quelli accusati dal vicino, ha quindi condotto i soccorritori a non avere dubbi sulle cause dell'avvelenamento, a spengere la caldaia, areare immediatamente i locali e chiedere l'intervento del 118. Di lì a poco sul posto giungevano i Vigili del Fuoco che disponevano lo sgombero di tutti i locali dello stabile mentre le due persone maggiormente intossicate venivano trasportate a Portoferraio in ospedale dai Volontari della Misericordia di Rio Marina e dai loro colleghi della Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Cavo. I due pur sofferenti al momento del trasferimento si erano già in parte ripresi ed erano coscienti, si spera quindi che possano recuperare rapidamente le migliori condizioni. Gli altri occupanti lo stabile venivano precauzionalmente mandati a trascorrere la notte lontani dai loro appartamenti. In mattinata riprenderanno le verifiche tecniche per determinare esattamente le dinamiche di quanto è accaduto.
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