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Controcopertina: un utente lamenta i disservizi di Enel Energia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 07 febbraio 2009

Tre giorni fa, Enel Energia ha staccato la corrente elettrica della mia abitazione. Dal call center 800.900.860, popolato di persone più o meno gentili, più o meno competenti e comunque del tutto impotenti, apprendo che la causa è il mancato pagamento della bolletta. Un evento che mi associa, così mi hanno detto , ad un migliaio di altre utenze. Una bolletta mai ricevuta poichè, apprendo dallo stesso call center, che Enel Energia aveva sbagliato il mio indirizzo, indicando nella bolletta la città in cui sono nata, anziché quella in cui risiedo. Comunque, come da indicazioni ricevute, mi precipito a fare un bonifico bancario ed a trasmettere la ricevuta via fax. Ad oggi il call center mi dice che la ricevuta non è stata ancora registrata( nonostante che abbia provveduto per due volte a nuovi rinvii,) e che per " regolamento", Enel Energia era tenuta a ripristinare la corrente entro 48 ore dalla “loro” registrazione. Non conta nulla che Enel Energia abbia sbagliato l’ indirizzo di invio della bolletta.Non contano nulla le ricevute dei fax che attestano l’ avvenuto pagamento il 4 settembre. Conta quando, a discrezione della Enel Energia, la ricevuta dell’ avvenuto pagamento viene registrata dalla stessa . Da quaranta anni sono cliente Enel e ho sempre pagato le bollette direttamente tramite banca. Anche con Enel Energia avevo attivato il domicilio bancario, ma la prima bolletta l’ Enel Energia vuole che sia pagata direttamente,… con i risultati descritti. Ovviamente procederò per vie legali, anche se mi faccio poche illusioni, visto il funzionamento della giustizia e sicuro che se vado a leggere quelle paginate scritte piccole piccole del contratto, scopro magari che è prevista per ogni giorno di mancata erogazione un indennizzo di qualche euro. Il mio disagio è quello della mancanza del riscaldamento, del congelatore bloccato, di fare la doccia fredda, della impossibilità di correggere le bozze di un libro, di fare un pò di telefonate ed inviare i fax dall' apparecchio di un amico, di percorrere la casa a lume di candela, ma mi domando quali possono essere le ricadute di questo barbaro ed arrogante comportamento in una casa, in cui vi siano persone anziane , malate, diversamente abili o bambini. Forse quando per esigenze di cassa si fanno le privatizzazione di servizi primari, la politica e le istituzioni dovrebbero prevedere adeguate normative di controllo e di sanzione in grado di garantire i cittadini da comportamenti palesemente incivili, ma, è questa la tragedia, probabilmente resi del tutto legali.


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