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Controcopertina: Gli effetti disastrosi della riforma Gelmini

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 03 febbraio 2009

PORTOFERRAIO. Dopo i dirigenti scolastici elbani preoccupati dello stallo normativo delle riforme, anche il sindacato scuola della Cgil scende in campo per dire delle ripercussioni negative che si avranno sugli organici e sulla vita nei plessi colpiti dalla "Gelmini". Patrizia Villa segretaria della Flc Cgil non ha dubbi "Le modifiche alla scuola necessitavano una seria sperimentazione prima dell'applicazione, ma il governo non si è preso il disturbo di prevedere un periodo di "prova", come si fece invece a suo tempo per moduli e tempo pieno". Ed ecco che la scuola elbana tenta di stabilire i cardini dell’offerta formativa, si convocano riunioni con i genitori, in particolare delle prime classi. "Ma non sempre c'è informazione sull’abolizione delle compresenze dei docenti, anche per le classi intermedie e terminali della primaria, e delle relative ripercussioni. Del pericolo che le scelte operate dalle famiglie siano poi superate dai limiti di bilancio". Quindi se anche i genitori dell'isola opteranno per un certo regime orario settimanale per i loro ragazzi, non potranno dormire sonni tranquilli, a settembre prossimo potrà capitare di vendere in onda una scuola più corta di quella scelta, se non ci saranno le dovute coperture economiche. "La situazione poi lascia nella totale incertezza - prosegue la Villa- particolarmente i precari, ma anche il personale a tempo indeterminato ha incognite sul futuro del loro posto di lavoro. Una serie di titolarità verranno abbattute e ancora non è chiaro come verranno regolamentate. Soprannumerari che quest’anno toccheranno pesantemente anche la primaria e la scuola dell’infanzia per effetto del taglio del tempo scuola e del ritocco del rapporto alunni classi sui minimi e sui massimi. La scuola media pure potrebbe avere problemi, per effetto della riconduzione delle cattedre di lettere a 18 ore, l’eventualità dell’inglese potenziato in possibile sostituzione della seconda lingua, in assoluta controtendenza con l’Europa, e una delle ore di Educazione Tecnica che scompare. Difficoltà quindi per il tempo prolungato. Potrà essere confermato solo se realizzerà condizioni esagerate di adesione delle famiglie. La scuola superiore- conclude la sindacalista- attende il suo destino da disegnare entro il prossimo anno. L'unico scopo del governo è risparmiare, quindi la comunità italiana non vede nell’educazione dei propri figli una risorsa, ma uno spreco da tagliare alla cieca senza studi pedagogici né didattici. E si dà un quadro disastroso dei laureati e lavoratori, una banda di fannulloni nullafacenti, vergognosi del loro status, malati immaginari e via dicendo". E intanto, sottolinea la dirigente della Cgil, per le classi "elevate" del mondo del lavoro niente perdita di posti, anzi alcuni sono premiati con l’ingresso in politica grazie anche a indulto e lungaggini degli iter giuridici, sottraendoli alla legge e ponendoli nelle condizioni di decidere le scelte di base del nostro paese. Intanto tutti gli indigenti si dispongono ordinatamente in fila, intasando gli uffici, in attesa dell’elemosina del bonus e della social card.


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