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Campo: Martinenghi entra nella polemica su Muti e Lupi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 01 febbraio 2009

Per comprendere l’attacco sferrato ai dirigenti PDL di Campo Muti e Lupi dai consiglieri comunali PDL Alessandro Dini e Palombi, occorre guardare oltre le apparenze. E tener conto che a Campo nell’Elba molti elettori di centrodestra, pur di scongiurare il ritorno dell’ex Sindaco UDC Landi – anche tramite suo figlio Marco - finora hanno preferito votare il candidato di sinistra. Finora. Il fine giustifica i mezzi, diceva il toscano Machiavelli, che a Campo si sarebbe sentito di casa. E’ per questo paradosso che da tre mandati la sinistra vince in un Comune che alle politiche vota al 70% centrodestra. Ciò premesso, va osservato che l’accusa di grave “incoerenza” a Muti viene lanciata dal consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Dini, che alle ultime elezioni venne eletto nella “terza” lista del cugino UDC Marco Landi, con l’esito noto. Da ex dirigente del partito posso dire che tale condotta, che “fratturò” la CdiL a Campo, costò a Dini l’esclusione dalle riunioni da parte degli iscritti campesi di FI, per anni. Ora ci risiamo: Dini lancia le sue accuse per “frantumare” la dirigenza PDL di Campo, a due giorni dall’incontro con i vertici regionali PDL per discutere la scelta del candidato sindaco. In un Comune dove per 150 voti si vince o si perde: il 5% dell’elettorato. E ciò avviene in un momento in cui la pur autorevole candidatura di Vanno Segnini non riesce ad imporsi unitariamente fra iscritti e simpatizzanti PDL. Forse perché sostenuta da “grandi elettori” dell’ex Sindaco Landi, del quale il Segnini fu membro di giunta. Muti e Lupi hanno avuto sentore di tale perplessità negli incontri con iscritti e dirigenti delle liste civiche e perciò hanno preferito rinviare candidature affrettate. Con ciò non si vuole qui affermare un nesso causale tra questi fatti e la campagna di delegittimazione scatenata contro di loro, ma la coincidenza si nota. A prescindere da ogni considerazione di merito, è dunque comprensibile ed avveduta la difesa a spada tratta di Muti e Lupi da parte dei dirigenti regionali PDL. I quali dovranno ora decidere se “piegarsi” a candidature imposte con questi sistemi dalla vecchia politica, con l’effetto di deludere larga parte del loro elettorato; o se avere il coraggio di assecondare intese nella direzione desiderata dalla maggioranza degli elettori; non solo i loro. Entrambe le scelte sono difficili e non eviteranno liste concorrenti, ma solo la seconda si rivelerà vincente.


Luna Campo Elba

Luna Campo Elba