I Carabinieri e tecnici dell’ASL si sono recati presso alcuni cantieri dell’Elba per contrastare il fenomeno delle morti bianche. L’azione di controllo ha visto impegnato il personale specializzato dell'ASL e i Carabinieri presso i Comuni di Campo nell’Elba, Porto Azzurro e Rio Marina. Nell'ambito dei predisposti servizi finalizzati a contrastare il fenomeno della manodopera abusiva e degli incidenti sui cantieri edili, i militari della Compagnia Carabinieri di Portoferraio, unitamente al personale tecnico della locale ASL, hanno controllato 7 ditte, operanti su 4 cantieri, individuando alcune irregolarità nei confronti di persone ritenute responsabili di violazioni della normativa in tema di sicurezza sui cantieri. Le verifiche effettuate dai 22 militari dell’Arma e da 3 tecnici della locale ASL, intervistando tra l’altro 20 lavoratori, hanno portato a contestare 13 ammende, per un importo complessivo di 30.000 Euro circa. Le infrazioni maggiormente contestate riguardano la valutazione dei rischi effettuata sui cantieri e i sistemi di prevenzione posti in essere sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento ad ambienti particolari quali i cantieri temporanei e mobili, in relazione alle quali un cantiere è stato anche sequestrato per prevenire incidenti che potenzialmente potevano essere molto gravi. Il fenomeno delle morti bianche costituisce una emergenza sociale assoluta: ogni giorno, in Italia, si verificano 2.500 incidenti sul lavoro, muoiono tre persone e 27 rimangono permanentemente invalide. Tali cifre testimoniano la persistente gravità del fenomeno infortunistico e l’iniziativa posta in essere si presenta quindi come l’occasione per denunciare tali fenomeni, alla luce di un’ottima collaborazione tra i tecnici della locale ASL e i militari della Compagnia Carabinieri di Portoferraio. L’opera congiunta della Compagnia Carabinieri di Portoferraio e della locale ASL, che continuerà anche nei prossimi mesi, ha quindi visto in azione contemporaneamente il personale delle due amministrazioni, ognuno per la propria competenza e quindi rispettivamente per far emergere quei collaterali fenomeni illeciti connessi con forme di criminalità tra le quali l’immigrazione clandestina o lo sfruttamento di manodopera e, dall’altra parte, per verificare il rispetto della normativa riguardo alla salute e alla sicurezza sul lavoro. La previsione normativa del nuovo “Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” è, infatti, spesso disattesa, mentre il tentativo congiunto di Carabinieri ed ASL è quello di rendere effettiva e responsabile l’applicazione delle norme per la prevenzione, sia da parte delle aziende che dei lavoratori.
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