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Controcopertina: Sinistra Marinese: Una lista civica che usa metodi stalinisti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 09 gennaio 2009

Il 2009 comincia, per i tre consiglieri della Lista Civica, nello stesso modo in cui si era concluso il 2008: con gli insulti. Il gruppo di Sinistra Marinese ritiene opportuno ribadire che le posizioni di Cristiano Adriani rispettano sempre il nostro indirizzo. Spiace dover constatare che non si accetti che ci possano essere altri metodi di fare politica, diverse strade per arrivare alla stessa meta, che ancora una volta non si rispettino posizioni diverse senza stigmatizzare ciò che non si condivide. Rivolti come sempre a colui che non si allinea, a colui che si sforza di pensare in modo autonomo, a colui che prova a delineare una prospettiva politica diversa, rispetto a quella teorizzata dai tre consiglieri di minoranza. Il paese è bloccato (come ha scritto il PD marinese di recente), l’amministrazione è in difficoltà su una serie di questioni, l’ultima in ordine cronologico è quella del porto, ma loro continuano imperterriti in questa operazione di attacco a tutto campo nei confronti del consigliere dissidente. Cristiano Adriani ha già spiegato il senso amministrativo, pratico, ma soprattutto politico della scelta che ha fatto. Una scelta che è quella della Sinistra Marinese nata nel mese di Gennaio del 2008, con l’intento di provare a cambiare il modo di fare politica a Marciana Marina, accettando il dialogo anche con chi ci amministra, sulle grandi questioni che interessano il nostro paese e specialmente in un momento di grande difficoltà economica come questo. Tutto ciò tenendo ben distinte le posizioni in “campo” e nell’esclusivo interesse della nostra comunità. Tale scelta pur essendo incomprensibile e inaccettabile per certi politici di lunghissimo corso, è pur sempre legittima, così come sono legittime le loro posizioni . Il porto è una questione di grande rilevanza generale, per questo non crediamo sia giusto chiudersi a riccio, in un’opposizione a prescindere, senza se e senza ma, rifiutando ogni possibilità di confronto, per risolvere un problema che mai è stato affrontato fino ad oggi. Il nostro paese (come l’Elba in generale) vive un momento di crisi che desta molte preoccupazioni, da qui la necessità di mettere da parte le lotte di bottega, i desideri di vendetta, le logiche di partito, per aprirsi in un confronto in mare aperto, sapendo che in gioco c’è il futuro di Marciana Marina. Ma nella furia accecante dei tre professori non c’è spazio per questo tipo di considerazioni e in linea con i vecchi metodi stalinisti, decidono di procedere lungo la strada che dovrà presto o tardi portare all’annientamento del nemico politico. Dunque se ieri la sinistra veniva accusata di soccorso rosso rispetto alla destra, un soccorso al quale sembrano aver partecipato inconsapevoli anche i vertici della Regione Toscana (targata PD), oggi si dipinge come una silente complice di un oscuro disegno di privatizzazione del paese. Non c’è male. Ma la coerenza (merce rara di questo periodo) difetta ai nostri tre, che quest’estate si gettarono con grande veemenza sulla vicenda dei “sassi” del Circolo della Vela”, salvo poi riscoprirsi, a distanza di qualche mese, come strenui difensori del Circolo stesso. Se ieri accusavano l’amministrazione Martini di 10 anni di indolenza amministrativa e di non aver saputo predisporre il Piano del Porto (ma perché prima c’era questo strumento?), oggi all’improvviso si riscoprono fautori del percorso partecipativo sul porto messo in piedi dal nostro ex Sindaco (che in pratica si sostanziò in una richiesta di concessione dell’area portuale presentata da una società ligure, e trovata appesa solitaria e un po’ triste nella bacheca comunale) . Sul Porto pensiamo questo: all'interno dell'area da trenta anni è tutto fermo, non vi è né organizzazione né sicurezza( vedi la mancanza di strumenti urbanistici e la spiaggia in zona non balneabile). La valorizzazione dell'area portuale è l'unico sviluppo possibile per questo paese. Sono tempi di vacche magre e sicuramente questo potrebbe dare speranza a stagioni turistiche che si presentano preoccupanti. Noi , prima di dare giudizi, vogliamo vedere. Certo anche noi siamo preoccupati di questo silenzio della Amministrazione e avremmo preferito un percorso partecipato, ma sappiamo che quel che è stato fatto fino ad oggi è stato concordato con la Regione Toscana . Noi vorremmo : 1. un progetto che non preveda nessun intervento pesante che modifichi l'aspetto del lungomare: no a strutture fisse e colate di cemento 2. massima trasparenza e legalità nel la gestione di tutto il percorso 3. un attività contrattuale da parte dell’amministrazione, che dia uguali opportunità ai partecipanti con l'obiettivo di una buona gestione e introiti importanti per le casse del comune Segnaliamo, per finire, che durante l’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità una mozione presentata, da Cristiano Adriani in rappresentanza del gruppo della Sinistra Marinese, sulla torre di Marciana Marina, che prevede l’istituzione di una commissione consiliare che lavorerà per completare, quell’iter, iniziato dall’unica amministrazione di centro sinistra coadiuvata dall’Avv.to Tarchi, per far tornare il monumento nella disponibilità pubblica. Dunque, oltre le polemiche infinite c’è anche un fatto concreto e di grande rilievo, ma questo è poco interessante per i tre. Noi non ci permettiamo mai di criticare il loro operato e pretendiamo altrettanto rispetto. Siamo diversi e se non lo fossimo stati non ci sarebbe alcuna divisione del gruppo di opposizione. Ma ci chiediamo anche a chi servono questi attacchi denigratori, questa disapprovazione, questo tentativo continuo di condizionare e delegittimare un gruppo di giovani che vuole provare ad iniziare a Marciana Marina un percorso diverso da quelli finora intrapresi che, si spera, possa portarci ad ottenere risultati migliori.


imbonimento Marciana Marina

imbonimento Marciana Marina