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Discariche abusive a Marciana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 25 novembre 2002

Il 19 novembre LEGAMBIENTE inviava al Sindaco di Marciana la seguente segnalazione: “negli ultimi giorni abbiamo ricevuto alcune segnalazioni che in località Pozzatello, a Marciana, lungo la strada che conduce alla cabinovia e nelle immediate vicinanze, è in atto, in più punti, una vera e propria discarica di rifiuti inerti di risulta da lavori edili ed altri materiali ingombranti e ferrosi, classificabili come speciali. Si chiede se e in quale modo siano stati autorizzati questi conferimenti di rifiuti nelle vicinanze di un centro abitato e nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Si invita la S.V. a provvedere ai dovuti accertamenti ed all’emanazione dei provvedimenti di competenza in merito alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”. Alleghiamo la sconsolata (e sconsolante) risposta del Comune. La situazione dei rifiuti sta aggravandosi, in particolare quella che riguarda gli inerti edili e gli ingombranti (frigoriferi, lavatrici, mobilio, ecc.). Nel caso degli inerti i Comuni non sembrano in grado di trovare soluzioni “ponte” (piazzole di stoccaggio temporanee) ed accordo per una o più piattaforme di smaltimento e recupero comprensoriali, ma nemmeno di esercitare forme di controllo sulle quelle ditte alle quali danno autorizzazioni edilizie e che poi scaricano il materiale di risulta lungo le strade o nei fossi. Eppure, dalla stessa tipologia di rifiuti smaltiti abusivamente si potrebbe facilmente risalire ai responsabili. Per quanto riguarda gli ingombranti, le norme sono molto precise: l’articolo 44 del D.lgs 22/97 stabilisce che i beni durevoli per uso domestico (cioè le apparecchiature elettriche ed elettroniche) a fine vita devono essere consegnati al rivenditore, contestualmente all’acquisto di un bene durevole di tipologia equivalente, oppure devono essere conferiti alle imprese che gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani o agli appositi centri di raccolta comunale per la messa in riserva, anche perché questi rifiuti contengono spesso sostanze molto pericolose per l’ambiente e la salute. Quindi si può parlare di diverse responsabilità: quelle del commerciante che non ritira la merce vecchia, quella del cittadino che scarica materiale pericoloso in giro, quelle dei comuni che non organizzano campagne informative sulle modalità di ritiro degli ingombranti e non si dotano di strutture apposite. Noi crediamo che questo malcostume che insozza l’Elba, questa usanza incivile che deturpa il nostro ambiente ed il paesaggio, debba finire. Gli Amministratori Comunali hanno il dovere di porre subito in atto efficaci politiche di informazione sul riciclaggio e il corretto smaltimento dei rifiuti, di avviare il recupero delle aree interessate dalle discariche abusive, ma anche di individuare i responsabili di questo sconcio e di far loro pagare i danni che ricadono su tutta la comunità. LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano Testo della lettera del comune marcianese inviata al Corpo Forestale di Marciana Marina, all’Ente Parco, ai Carabinieri di Marciana Marina, alla Guardia di Finanza di Portoferraio ed a Legambiente “Consapevoli dei vari ed annosi aspetti problematici connessi alla gestione dei rifiuti all’isola d’Elba, dobbiamo - purtroppo - riconoscere che i casi di abusivo abbandono di materiali ingombranti e di rnateriali inerti sul ns. territorio hanno raggiunto livelli incontrollabili ed ingestibili, sotto molteplici profili (quantitativi, qualitativi oltre che economici). Sebbene siano effettuati i servizi di avvio a smaltimento/recupero dei materiali ferrosi e degli elettrodomestici, in un solo punto ed in una sola notte, sono stati abbandonati ben 15 frigoriferi. Di diversa entità il recente abbandono di onduline catramate nei pressi dei centri abitati di Poggio e Marciana che hanno costretto l’Ente, prima di individuare una ditta disponibile ad effettuare il caricamento e l’avvio a smaltimento dei materiali, a far effettuare le preventive analisi dei materiali stessi. Ed è superfluo elencare i continui ritrovamenti di ingombranti nelle scarpate stradali, il cui recupero è frequentemente difficoltoso. Certamente per tali problemi non sarà possibile una soluzione immediata e radicale, poiché tutto deriva da pessime abitudini e dal mancato rispetto dell’ambiente, ma confidiamo anche nella Vs. operosità affinché sia possibile punire chi effettivamente viola le disposizioni di legge, magari attraverso un controllo capillare e costante delle zone e quant’altro riterrete opportuno”.


marciana pozzatello rifiuti inerti discarica

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