Non è la legge regionale responsabile dei ritardi per l'ampliamento della discarica di Literno, nel comune di Campo dell'Elba. I tempi e le modalità per procedere alla realizzazione dei lavori sono dettati dalla norme vigenti, ed è bene ricordare che quelle regionali derivano dal recepimento del decreto legge Matteoli 152 del 2006. Questa la puntualizzazione della Regione Toscana di fronte alla situazione che riguarda l'impianto elbano. Quelle competenze che prima del nuovo quadro normativo erano delle amministrazioni comunali sono adesso degli Ato e sarà quindi il nuovo Ato Costa, ormai costituito, a verificare chi abbia i requisiti per realizzare e gestire l'opera. Il problema, semmai, deriva dal fatto che alla previsione dell'ampliamento della discarica di Literno presente nel Piano dei rifiuti della Provincia di Livorno fin dal 2000, riconfermata nell'aggiornamento del 2004, e anc ora, da ultimo, ribadita nel 2005 quando i Comuni elbani firmarono un'intesa per la realizzazione degli impianti necessari per i loro territori, non è stato dato seguito in tutti questi anni. Oggi la legge è cambiata e quindi, come emerso anche nella recente riunione in Prefettura a Livorno, la titolarità delle decisioni spetta, appunto all'Ato Costa e non più ai Comuni: sarà suo anche il compito di stabilire se l'Esa ha i requisiti per realizzare l'ampliamento.
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