Come di norma accade in queste occasioni all'Elba, quando si celebrano i funerali di un giovane tragicamente scomparso è l'intera comunità isolana a stringersi intorno alla famiglia colpita. Ed è accaduto anche in occasione delle esequie di Mauro Canovaro il ventottenne motociclista che la sorte ha stroncato a pochi metri da casa sua in un terribile incidente stradale. La capiente Chiesa parrocchiale di S.Giuseppe dove sono iniziati alle 10 di sabato i funerali del Canovaro, era piena di gente nonostante che un sabato di luglio all'Elba tutto si può dire fuorchè festivo, e non poche altre persone stazionavano fuori dell'edificio religioso. Quanti amici avesse Mauro Canovaro lo si è visto anche poco dopo quando il feretro, è stato portato fuori dalla chiesa, e tantissimi ragazzi si sono offerti per condurre a spalla la pesante bara per il non brevissimo tratto di strada che portava al cimitero dove il Canovaro doveva essere essere inumato. Un gesto spontaneo che ha reso superflua la presenza del carro funebre. Un ultimo viaggio che il ragazzo deceduto in sella ad una potente moto (forse troppo rombante, potente e veloce) ha compiuto con i più lenti piedi degli amici più cari, con la loro umana e silenziosa fatica. Ed ogni passo per chi li ha visti passare, è stato scandito dal solito pensiero: "Ragazzi state attenti, non ci fate più patire, raccontare, scrivere un dolore così"