Seguivo un po' distrattamente in TV il dibattito parlamentare sulla finanziaria quando un intervento mi ha preso particolarmente, l'ho seguito "calamitato", condividendo pressoché ogni passaggio. In particolare mi ha scaldato il cuore in sintesi sentir dire chiaro sul muso ai berluscloni più o meno: "E piantatela di smenarla con l'abolizione dell'ICI, per chi ne aveva veramente bisogno ci aveva già pensato Prodi ad abolirla, voi avete fatto solo un regalo a chi aveva più soldi ed in questa maniera avete soltanto ammazzato la capacità impositiva dei comuni (alla faccia del bicarbonato, come avrebbe detto Totò, o alla faccia del federalismo)" Ma chi era questo feroce anti-berlusconiano, questo guerrigliero parlamentare, questo "defensor Prodi"? Pierferdinando Casini! Com'è mutevole la vita, vero? E' bastato un po' di vento trentino e il tremulo Pierferdy che nella sua riuscita imitazione Neri Marcorè rappresentava come l'autista di Silvio, con tanto di divisa, è diventato aspro censore del capocomico e dei suoi adepti. Mi è presa botta di nostalgia per il litigioso governo Prodi, perfino per le sue più indigeste espressioni: la Lanzillotta, Pecoraro Scanio, Mastella! Mi è presa perfino la saudade per La Russa oppositore e ho deciso di cedere alle pressioni di mio nipote che pigolava: "Nonno me li metti i cartoni animati?"
berlusconi casini