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Scuola e università: le ragioni della protesta nella lettera di una studentessa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 18 ottobre 2008

Gentili lettori, queste righe sono dedicate a coloro che intendono informarsi, che intendono sapere cosa sta accadendo nella facoltà italiane, perché purtroppo ad ora i media se ne occupano veramente poco. L’Italia è in crisi ed in una crisi profonda che la colpisce fin dalle fondamenta rinnegando uno dopo l’altro una serie di diritti che sono alla base di una democrazia. Stiamo retrocedendo. La nostra nazione sta diventando un’industria ed è una considerazione accessibile a tutti, inutile negarlo. Il nostro governo sembra non voler ascoltare il parere del popolo, pur essendo stato eletto democraticamente (?). Dal 1° gennaio 2009 entrerà in vigore la nuova finanziaria che prevede, tra le altre cose, sostanziali tagli all’istruzione ed alla ricerca. Per quanto riguarda l’università si parla di un vero e proprio scempio del diritto allo studio. Ecco alcuni punti che esplicano quello che sarà il futuro degli atenei italiani: Art. 16: TRASFORMAZIONE IN FONDAZIONI Molti Atenei Italiani a fronte della drammatica carenza dei finanziamenti pubblici potrebbero trovarsi costretti a trasformarsi in fondazioni private, ciò porterebbe ad un indiscriminato aumento della tasse universitarie. Inoltre essendo finanziate da Aziende alcuni settori come la medicina umana, la farmacologia, l’ingegneria andrebbero a scapito di altri come il settore umanistico e la medicina veterinaria. Lo studio ha come fine primario quello di accrescere l’essenza umana, ma purtroppo non coincide con quello dell’industria. Art. 17: PROGETTI DI RICERCA DI ECCELENZA Prevede una fuoriuscita della RICERCA dalla didattica universitaria. Art. 64: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Questo articolo prevede: - un incremento del rapporto alunno/docente vale a dire meno docenti a parità, se non con un aumento, del numero degli alunni; - una riduzione del personale A.T.A. (Personale Tecnico Amministrativo e Ausiliaro) del 17%; - TAGLI al sistema scolastico di 7.832 milioni di Euro di cui 1.441,5 milioni di Euro dal F.F.O. (Fondo per il Finanziamento Ordinario dell’Università) Vi è un continuo taglio all’istruzione, quando a mio parere, ci sono molte fonti di tagli come per esempio gli stipendi dei parlamentari ed adesso con le crisi economica in atto è emersa la notizia che verrà stanziato un fondo per le banche, per risanare l’economia, che a furia di essere sforzata e compromessa, è esplosa. Ma come? Sono previsti tagli esorbitanti allo studio, ma ci sono i soldi per le banche? L’Italia sta morendo dentro per problemi costituzionali che la smuovono fin dalle fondamenta e vengono stanziate cifre, di cui nessuno ha mai pronunciato l’entità, per aiutare le banche? C’è qualcosa alla base di tutto che non funziona più. Art. 66: TURN OVER Prevede una drastica riduzione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato. Nel 2009 ci sarà un nuovo assunto ogni 10 pensionamenti. Questa finanziaria colpisce direttamente la scuola pubblica e tutto ciò che la riguarda, colpisce i precari, i ricercatori, i docenti che insieme agli studenti si mobilitano per affermare i propri diritti. Adesso il Governo colpisce uno dei diritti più importanti che la democrazia abbia: lo STUDIO, mezzo tramite cui ci si accresce e tramite cui si possono evolvere le generazioni future. Limita la nostra sapienza, ci annienta moralmente e spiritualmente, ci strappa il nostro futuro dalle mani, ci fa schiavi. Adesso lo studio diventa una caratteristica di pochi, soltanto una elite potrà pavoneggiarsi di questo vanto. Nasci ricco studia, nasci povero scava. A Pisa mercoledì 8 ottobre è stata convocata l’assemblea generale di Ateneo in Piazza dei Cavalieri, i partecipanti erano molti e tutti a rivendicare i loro diritti, inoltre è stato occupato il Polo Carmignani, diventato il centro nevralgico del movimento studentesco a Pisa. Da quel giorno sono in continua evoluzione manifestazioni organizzate, cortei, assemblee studentesche tutto atto a mobilitare l’informazione, i media, l’opinione pubblica che a mio parere dorme ancora. In molte facoltà è stata interrotta la didattica. Vi consiglio per ulteriori dettagli di visitare il blog costituito dal movimento studentesco pisano: http://www.no133pisa.blogspot.com/ È necessario che tutti sappiano, che tutti vengano a conoscenza di quello che sta accadendo nel nostro Paese; con questi tagli ci stanno privando di un diritto che i nostri avi hanno guadagnato con fatica e sudore se non con le loro vite ed adesso si stanno rivoltando nelle tombe. Credo nel popolo, che questo abbia l’intelligenza e la consapevolezza di rivendicare ciò che gli è stato portato via. Mi auguro che coloro che questo governo l’hanno votato e sostenuto capiscano il suo errore, capiscano che tutti e ripeto tutti abbiamo la possibilità di studiare e migliorare se stessi ed il paese in cui vivono e soprattutto si sentano fieri di essere una nazione e non un’industria.


Pisa studenti in piazza

Pisa studenti in piazza