Gentile Direttore, da qualche tempo, forse perché si avvicina la nuova tornata elettorale, in molti si affannano, alcuni giustamente, altri per mettersi in mostra, intorno al problema del PEEP di Campo nell’Elba. Addirittura l’Assessore Regionale alle politiche per la casa si dice indignato per quanto accade. Sono le solite lacrime di coccodrillo di chi ha a cuore solo il nostro voto e si accorge dei problemi a tre mesi dalle elezioni. Dove era finora l’Assessore e dove erano tutti quelli che ora si stracciano le vesti e chiedono commissioni ed interventi di tutti, forse persino del Padreterno. Legambiente, che protesta per le Frecce Tricolori al Cavo e non dice niente per la stessa esibizione al Giglio o che si spertica per quattro sassetti a Marciana Marina, dov’era? Ricordo a tutti i naviganti che praticamente in tutti i Consigli Comunali cui ho partecipato dal giugno 2004, (avete letto bene dal 2004 ad oggi) , non ho mai smesso di criticare con forza l’operato dell’Amministrazione Campese, in relazione a questo famigerato piano per l’edilizia popolare. Ho chiesto al Sindaco di rivedere questo Piano che stava “degenerando” dalla reale richiesta di prima casa nel Nostro Comune. Ho richiamato più volte anche i Consiglieri di maggioranza ad una attenta valutazione sull’impatto che avrebbe avuto, in futuro, il loro voto favorevole a queste costruzioni assurde sulla Nostra Comunità e, soprattutto, credo, non corrispondenti alla realtà effettuale predisposta dal solone universitario pagato profumatamente, per certificare sull’opuscoletto fatto circolare ad arte, in merito alle presenze ed alle nascite nel Comune di Campo nell’Elba, che avrebbe giustificato così questa vergognosa colata di cemento. Ho più volte proposto l’istituzione di una commissione, indipendente, atta a valutare, caso per caso, la richiesta di tutti coloro che ritenevano di essere in diritto tale istituto. E tutto questo è verificabile nei verbali dei Consigli Comunali del Comune i Campo nell’Elba. Ricordo i risolini di alcuni di loro, a mò di presa in giro verso questo Consiglierino di minoranza che abbaiava alla luna. Ora qualcuno di loro, preso da un tardivo rimorso, e dal fatto che abbia contribuito in maniera determinate a cambiare, in negativo, il corso della storia futura del Nostro Paese, cerca di giustificare e di giustificarsi. Ma è tardi. Ricordo anche che, nel caso della votazione per permettere di costruire alloggi anche alle Forze dell’Ordine, ci furono delle manine alzate, per votare a favore, anche da parte di Consiglieri di Minoranza che ora inveiscono contro questo sconcio. Niente di personale contro chi protegge la nostra vita quotidiana, ma, ditemi, che c’azzecca che ad alti graduati delle Forze dell’Ordine, per di più in pensione, e, pare, anche a componenti della Magistratura, venga permesso di costruirsi l’alloggio di residenza a Marina di Campo, quando non esiste alcun nesso tra i loro Uffici ed il Nostro territorio? Ciliegina su tutta questa bella torta, è stata l’intervista data dal Sindaco all’inviata di Uno Mattina il giorno 16 settembre, che chiedeva conto di questo scempio e del fatto che, oltre che in vendita su Ebay, gli appartamenti in questione siano proposti, da chi li costruisce chiavi e certificato di residenza in mano! Ma vogliamo scherzare! Il Sindaco, che prima rimanda alla mancanza di personale il mancato controllo e dopo agli Uffici competenti ( Polizia Municipale e Ufficio Anagrafe) la colpa per il rilascio dei certificati di residenza, cerca di chiamarsi fuori, con un coraggio che nemmeno un gladiatore nel Colosseo avrebbe avuto. Si dice sconcertato da questa vicenda, ma di chi sarà la colpa se non del Primo Cittadino, che chiedeva al Consiglio Comunale di deliberare sul PEEP? Ora delle due l’una: o i Vigili Urbani e gli impiegati dell’Anagrafe del Nostro Comune sono improvvisamente stati presi da manie di grandezza, tali da concedere circa 300 nuove residenze, a chi in realtà non risiede per niente nel territorio del Comune di Campo, oppure esiste una gravissima responsabilità politica di cui l’Amministrazione ed il Sindaco in particolare devono farsi carico e rispondere in primis ai Campesi e dopo, credo, anche a chi sta indagando su tutta questa vergogna. Forse per evitare tutta questa situazione, come ho più volte richiesto verbalmente in Consiglio, e dopo attraverso interrogazione, con richiesta di risposta scritta, l’Amministrazione avrebbe dovuto preparare la lista dei richiedenti gli alloggi PEEP, e presentarla al Consiglio, così da fugare ogni dubbio , mettendosi ufficialmente al riparo da chi furbescamente cerca di avere una casa per le vacanze a prezzi modici, con tariffe agevolate per RSU, acqua, fognatura, elettricità e soprattutto senza pagare ICI. Oppure c’è stata complicità; vedano loro. Tra l’altro con grave danno per l’Amministrazione stessa che si ritrova senza un discreto gettito per le casse Comunali. La risposta dell’Amministrazione alla mia richiesta è stata che, “secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di assegnazione delle abitazioni PEEP, non è competenza dell’Amministrazione Comunale provvedere al riguardo” tanto da non disporre della documentazione richiesta. Siamo alla conclusione che i certificati di residenza, che negli altri comuni vengono rilasciati dopo attente e oggettive indagini, a Campo nell’Elba, sono gentilmente offerti dalle ditte che costruiscono i palazzi. Lascio ai Campesi commentare questa risposta. Ora è ovvio che si può e si deve continuare a chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta, (credo con scarso successo, perché chi agisce in tal modo non si cura certo delle nostre critiche), ma resta il problema che non si sa come fermare la costruzione di questi alloggi che stanno rovinando l’immagine e l’economia di Marina di Campo, ora ed in futuro. Non chiedo premi per essere stato il primo ad alzare la voce su questo gravissimo problema, non è il mio pensiero. Va solo cercato velocemente il modo fermare questo scempio; a punire i furbi ed eventualmente a far requisire questi alloggi ai quali non avevano diritto penseremo in seguito. Cordiali Saluti Alessandro Dini Consigliere di Minoranza per Forza Italia al Comune di Campo nell’Elba Caro Signor Dini, sulla vicenda ho scritto abbondantemente quanto penso, e ho avuto modo di esprimermi pure durante la trasmissione da lei citata (Sabato e Domenica comunque, non Uno Mattina), non starò quindi a a tediare ulteriormente i lettori; mi corre comunque l'obbligo di puntualizzare una cosa rispetto a quello che lei ha affermato, invitantola a rileggere il passo che riporto qui di seguito: "L’esigenze di prima casa sono del resto grandemente soddisfatte da un Piano di Edilizia Economica e Popolare già fortemente sovradimensionato che prevede la costruzione di ben 100 mila metri cubi di nuovi appartamenti. Ben 264 case sparse in tutto il territorio, una cementificazione che, con servizi e parcheggi raggiungerebbe circa 170.000 metri quadrati. Le esigenze di prima abitazione previste dal PEEP appaiono esagerate e non corrispondono certamente alla reale situazione del Comune di Campo nell’Elba, un territorio già pesantemente provato dalla speculazione edilizia, dalla presenza massiccia e prevalente di seconde, terze e quarte case e nel quale le emergenze abitative sono limitate e facilmente individuabili. Non si può usare anche il PEEP per favorire una nuova ed indiscriminata espansione urbanistica, occorre un’attenta analisi del PEEP per individuare le giuste esigenze di prima casa da soddisfare". Il brano è tratto da le "Osservazioni al Piano Strutturale del Comune di Campo nell’Elba" presentate da Legambiente, e pubblicate (come potrà controllare consultando il nostro archivio in Numeri Arretrati) da Elbareport il 4 NOVEMBRE 2002, un paio di anni prima che lei iniziasse a sollevare (giustamente) in consiglio comunale il problema. Aggiungo che non mi sembra che all'epoca vennero dalle minoranze campesi osservazioni al Piano Strutturale. Legambiente (alla quale sono iscritto) quindi potrà essersi "distratta" per quanto riguarda le frecce tricolori al Giglio (che mi pare comunque faccenda diversa) ma, insieme al WWF di Egisto Gimelli ha rappresentato, se mi passa il termine, per lungo tempo l'unica "opposizione urbanistica" campese. Ed è pure vero che l'interesse dei media nazionali ad affrontare la questione è nato da due "riprese" del problema operate negli ultimi mesi da Legambiente. Alla sua domanda retorica "dov'era Legambiente?" la risposta è quindi scontata, ma in senso opposto a quello che suggerisce: Legambiente era dove ancora è: al suo posto, a denunciare pubblicamente le politiche cementificatorie delle amministrazioni (di destra, di sinistra, di centro, di sotto e di sopra) fin dove ci riesce con le poche forze di cui dispone, spesso supplendo al ruolo di gruppi di opposizione che, molto spesso, quando si tratta di urbanistica, diventano, nei comuni elbani, delle opposizioni fasulle, prive della volontà e talvolta delle capacità di presentare delle osservazioni agli strumenti urbanistici.
La Pila Peep intervista 2