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1300 cinghiali abbattutti in 2 anni, ed ora il Parco scommette sui "selecontrollori"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 17 settembre 2008

1300 cinghiali soppressi dallo scorso anno. Ma l’obiettivo del Parco è di arrivare a quota 1500 nei prossimi due anni. Su una popolazione stimata, all’incirca, ma è difficilissimo avere una cifra precisa, di 3000 ungulati, si tratta di un risultato significativo. Le catture sono avvenute, finora, attraverso i chiusini, o con l’ausilio della polizia provinciale, ma da circa un mese e mezzo sono in azione 38 selecontrollori, cioè cacciatori, esperti nella cattura del cinghiale, addestrati attraverso un corso di formazione gestito dal Parco e finanziato dalla Provincia. “Si tratta di un’operazione importante – spiega la direttrice del Parco Franca Zanichelli – dal momento che il cacciatore “puro” ha dovuto in parte cambiare il proprio atteggiamento nei confronti dell’attività venatoria. Non si tratta più di esibire il trofeo, ma di colpire quegli esemplari che solitamente i cacciatori non affrontano. Si tratta soprattutto di abbattere la popolazione più giovane e le femmine gravide, per incidere in maniera significativa sulla riproduzione. Finora i cinghiali abbattuti dai selecontrollori sono circa una sessantina – continua la Zanichelli – ma, proprio perché si tratta di acquisire una nuova cultura, per il futuro ci attendiamo performance migliori. Pensiamo anche di fornire alcuni incentivi. Ad esempio, dopo un tot di cinghiali uccisi, si può “vincere” la possibilità di abbattere un muflone. Intanto abbiamo ottenuto due risultati: la riduzione dei danni e dei costi di abbattimento. Nel 2005 la soppressione di un cinghiale costava 77 euro, nel 2005 67, nel 2007 c’è stata un’impennata e siamo arrivati ad 81, ma nel 2008 siamo giunti a 54 euro”.


cinghiale sassoso

cinghiale sassoso