Il Confronto tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e le associazioni ambientaliste sull’istituzione dell’Area Marina Protetta nei nostri mari, avvenuto nella giornata di giovedì, alla presenza del Dott. Donati del Ministero dell’Ambiente, è servito a chiarire i termini di una questione che è apparsa, da quanto appreso finora leggendone i resoconti sulla stampa locale, forse più complessa e senz’altro più confusa di quanto non sia in realtà. Abbiamo capito intanto che non si tratta di una riperimetrazione a mare, ma dell’istituzione di un’area marina protetta, che è cosa diversa da un Parco. E’ cosa diversa perché è retta da tipologie di tutela che le sono proprie e che sono più o meno comuni tra tutte quelle ad oggi istituite. Si tratterebbe quindi di trasferire le zone a mare del Parco, fino ad oggi poco tutelate proprio perché non disciplinate da una normativa specifica, all’interno della nuova realtà, inserendo eventualmente nuove aree meritevoli di tutela. Tale area marina protetta non ha il suo organo di gestione specifico, ma verrà data in gestione all’Ente Parco che sarà dotato di adeguate risorse. La tutela sarà graduata in base ad una suddivisione in zone A,B,C, con vincoli differenziati tra ospiti e residenti. L’Istituzione di un’area marina protetta prevede una fase di istruttoria condotta dal Ministero dell’Ambiente, al termine della quale si sottopone la proposta elaborata ai Comuni interessati. In effetti i Comuni vengono coinvolti da subito, affinche si esprimano preliminarmente sulle proprie intenzioni al fine di evitare successivi attriti che possano congelare il provvedimento. Un’associazione come il CTS Ambiente, impegnata concretamente in campagne di protezione ambientalee in particolare nei Parchi ed ancor più nei Parchi Marini (molti avranno visto in Darsena, nei giorni scorsi, una nostra barca impegnata nella rilevazione della presenza dei delfini nei nostri mari) non può che vedere con favore l’istituzione di un’area marina protetta nell’Arcipelago Toscano. Pertanto auspica che si trovino gli spazi per una piena condivisione delle scelte da compiersi, sia tra le istituzioni che tra i cittadini, affinchè si possa perseguire l’obiettivo, universale per definizione, dello sviluppo sostenibile.
ghiaie mareggiata
sub parco mare