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Imbarcarsi per l'Elba di sabato sera: missione quasi impossibile

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 05 agosto 2008

Poche righe per segnalare una situazione inspiegabile e che sta diventando a mio parere preoccupante. Questa la cronaca : Mi trovavo alle 21 e 30 di sabato 2 Agosto (purtroppo per me spinta come quasi sempre succede agli elbani residenti in questi periodi cosiddetti “caldi” a dover assolvere ad un impegno improrogabile) ad imboccare la strada che da Piombino porta verso gli imbarchi per l’Elba, quando, una lunghissima fila subito dopo il passaggio a livello, occupava tutta la strada provinciale e bloccava il passaggio. Dopo una prima perplessità, pensando ad un incidente, facevo un tentativo senza esito di scendere e vedere l’accaduto. Risalita in macchina, il tempo passava e nessuno ci indicava come poter raggiungere l’imbarco con un biglietto fatto ben 15 giorni prima. Passata una ventina di minuti il nostro percorso si era accorciato solo di qualche metro. Ad un certo punto, spinta dalla disperazione (stasera non torno a casa…domani devo lavorare… ho una famiglia in auto che ha affrontato un lungo viaggio…. ma come è possibile…. mai visto tutto ciò…..) scendo di nuovo e chiedo alle auto che mi precedono dove dovessero andare. La risposta, quasi mai cordiale, anzi a volte maleducata o assente era quasi sempre la stessa :” in Sardegna”. E c’è di più, un centinaio di metri più avanti vedo che c’era la possibilità, con l’ausilio di un semplice addetto e un po’ più di civiltà, di evitare tutto ciò, incanalando le auto per i vari imbarchi ,anche perché lo spazio e una minima organizzazione lo avrebbero consentito. Arrivati all’altezza del bivio in direzione porto abbiamo deviato e siamo riusciti a raggiungere l’imbarco dalla parte opposta. “Fortunatamente” la partenza prevista per le 22 e 30 c’è stata circa mezzora dopo ed ha consentito a qualche altro turista o elbano fai da te di partire. Stupiti e sollevati contemporaneamente per l’esito della vicenda abbiamo raggiunto la nostra casa ma ancora una volta abbiamo dato prova di disorganizzazione e improvvisazione. Aggiungo non abbiamo potuto acquistare neppure una bottiglia d’acqua perché i bar erano chiusi.


Piombino Porto

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