Leggiamo su Repubblica "...sul fronte politico torna a farsi sentire Umberto Bossi. Che si dice certo che la la norma sulle intercettazioni, inserita nel pacchetto sicurezza del ministro degli interni Roberto Maroni, "passerà". Poi, il leader della Lega aggiunge: "Tutti sanno che Berlusconi un po' è perseguitato, un po' è coglione. Per parlare di certe cose al telefono...". Da rimanerci doppiamente basiti: primo per la definizione di "un po' coglione" (non tanto .. quanto basta) affibbiata al Primo Ministro dal suo principale alleato, poi per il metro etico del medesimo secondo il quale evidentemente è lecito fare "certe cose", purché non si sia tanto polli da farsi beccare al telefono. Ma ce lo vedete voi un altro statista (non diciamo Angela Merkel, ma pure uno Zapatero un Sarkozy con quell'aria topardina) che sottrae tempo alla cura delle faccende pubbliche, per raccomandare attricette e chi lo sostiene che lo rimprovera: "O coglione .. quando inciurpi almeno non farti beccare ..."? Non siamo messi male, siamo messi peggio
berlusconi bossi