La crisi che investe le attività turistiche dell’Isola D’Elba richiederebbe un impegno congiunto di tutti gli organismi, gli enti, le istituzioni, per favorire tutte quelle iniziative finalizzate alla valorizzazione e alla promozione turistica elbana. L’autorità Portuale sembrerebbe invece burocraticamente bloccata tanto da non poter dare risposta alla richiesta di installazione di un semplice “gazebo” per la promozione turistica del territorio. Nell’assordante silenzio di tutte le parti politiche sulla vicenda tocca quindi alla DC per le autonomie sollevare il caso. Maria Agnese Cocciarelli, responsabile per l’Elba, della DcA – Democrazia Cristiana per le Autonomie, nell’ambito delle funzioni politiche di rappresentanza verso i cittadini, si è quindi fatta interprete della richiesta di Maria Agnese Cocciarelli ha invitato cortesemente l’ente Portuale a comunicare all’interessato le decisioni adottate e, in caso negativo, a voler giustificare le motivazioni. La Cocciarelli ha anche aggiunto che, al perdurare dell’assordante silenzio, segnalerà l’increscioso episodio ai massimi livelli istituzionali. Bruno Paternò, oltre ad essere un operatore turistico è un infaticabile animatore del dibattito culturale per la difesa dell'Elba. E’ stato alla ribalta delle cronache per la sua iniziativa di denunciare al Garante per la pubblicità presunte irregolarità nelle campagne promozionali di un importante Compagnia di trasporti marittimi che gli ha intentato causa. In difesa di Paternò è scesa in campo Elba 2000 una delle poche associazioni che si battono per l’Elba. Non vorremo che la vicenda della richiesta del Gazebo si inquadrasse nella difficoltà di muoversi che hanno coloro che si battono contro i poteri forti all’Elba, rispetto ai quali anche i sindaci (che dovrebbero stare sempre dalla parte della gente) sentono il canto delle sirene. Come quando si è trattato di riversare i fanghi del porto di Piombino in prossimità delle coste elbane. Anche in quel caso alcuni Sindaci, alcune associazioni ambientaliste, con Legambiente in testa, e addirittura la Presidenza del Parco, si sono tutti dichiarati favorevoli. Paternò è uno di quelli che si è battuto contro i potentati economici. Che sia anche questa la ragione di tanto assordante silenzio rispetto alla sua richiesta di mettere un gazebo? Maria Agnese Cocciarelli e la DCA dell’Elba aspettano risposte.
paternò