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Controcopertina: Il ricordo di Neno, capraiese doc

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 01 luglio 2008

Un ricordo di Nazareno Fabi, da parte di Folco Giusti: "Neno era un buono. Burbero, pronto ad accettare la zuffa e, se occorreva, a menare le mani, ma mai per una causa sbagliata. E ... mai sulla sua rabbia tramontava il sole. Era un buono, dicevo, che non sapeva agire male: ne era geneticamente incapace. E ... se poteva, ti dava una mano: a portare un peso, a riparare un aggeggio, a trovare un bullone che ti serviva o un pesce dei suoi per fartelo lesso la sera. Non importava chi tu fossi, capraiese o forestiero, ricco o povero, rosso o nero. Unica eccezione: se eri disonesto. Un Capraiese vero, il mio caro amico Neno, anche se nato a Livorno, per colpa della madre che non si fidava della levatrice dell'isola. Un Capraiese vero che non faceva mistero di quanto dura era stata la sua giovinezza - era nato il primo di Maggio del 1934 - tra persone semplici, in un'isola semi-abbandonata e, durante la guerra, isolata dal mondo civile da un mare pieno di mine. Non faceva mistero delle sue origini quasi con orgoglio perchè, da solo, senza tessere e senza spinte, si era fatto strada, imparando a fare di tutto, lavorando sempre duramente, fino a diventare comandante di un battello dell'Amministrazione Carceraria. Si era sposato con Adele, aveva avuto due figlie, Danila e Denise, due belle e brave ragazze, si era fatto casa in Capraia e a Livorno e ... la barca. La barca, piccola, ma adatta alla pesca: la sua grande passione, la compagna preferita nei lunghi giorni della pensione. E, poi, l'altra grande passione: Capraia. Una passione che ci ha uniti nel tempo, lui di sinistra, io liberale, che ci ha fatto lavorare assieme per anni e che ci ha fatto condividere gioie e amarezze, purtroppo ... più amarezze che gioie. Una passione che gli ha reso inevitabile darsi alla politica, lui schivo, lui mai interessato a lucrare per sé. E' così che per anni è stato nel Consiglio Comunale, ora al governo come assessore, ora all'opposizione come consigliere. E' così che è stato a lungo Presidente della Pro Loco e rappresentante dell'isola nella Comunità Montana. Sempre equilibrato, mai estremista, si è battuto per la dignità di Capraia, per la salvaguardia della sua integrità, contro ogni speculazione, contro ogni indebita alterazione. Contro tutti i furbi - come diceva lui - che con la scusa di fare il bene di Capraia, badano solo a far ciccia per sé. In molti lo ricorderanno per questo, non solo a Capraia, ma all'Elba, a Livorno e anche a Firenze: ne sono certo. Alla mia età, tocca di assistere sempre più spesso ai giochi della Morte. Gli amici più cari, quelli migliori, di solito sono tra i primi. Alla loro perdita non c'è rimedio, allarga a dismisura il vuoto che ti sta attorno e quello che hai dentro. Anche Neno era tra questi, non c'è rimedio alla sua perdita. Lo ricorderò anch'io e lo rimpiangerò per sempre. "Bona ... Neno."


Capraia Cala Rossa

Capraia Cala Rossa

Neno Capraia

Neno Capraia