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A Sciambere del ricominciare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 14 giugno 2008

Caro direttore, pensa che anch’io ti avevo fatto una critica riguardo la linea del giornale sulla crisi della sinistra. Probabilmente è andata persa con il black out del server: ti accusavo di distribuire scapaccioni un po’ troppo a caso ai vari partiti e movimenti della sinistra riguardo le responsabilità della spaccatura locale e i modi irrispettosi delle persone. Ritengo che sia fondamentale non rompere le alleanze preelettorali, specialmente quando si fa parte della coalizione che amministra. Come dice, giustamente in questo caso, Palmieri: “rispetto dei patti fatti al momento del voto”. E’ questo che i Verdi fanno a Portoferraio; con molta coerenza continuano a sostenere e incalzare la maggioranza, anche se non tutto fila liscio, perché ritengono che a innescare una crisi si provochi un danno maggiore ai cittadini. E’ giusto lavorare concretamente su progetti seri e lasciar perdere le chiacchiere e le polemiche inutili. Ma io chiedo a Palmieri: che speranza c’è di portare avanti questi progetti se a governare sono gli altri? E’ l’antico dilemma se il cambiamento e la 'rivoluzione' è meglio tentare di farli da dentro o da fuori le istituzioni. I Verdi hanno fino ad ora ritenuto giusto agire da dentro. Evidentemente Rifondazione la pensa diversamente. Di questo se ne può parlare e confrontarci civilmente… senza caricare a testa bassa… Personalmente credo che ancora ci sarà da penare e vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a tutti i cani sciolti e gli scoglionati della sinistra. Ci vorranno ancora diversi anni prima di vedere una buona coalizione che senza tanti scazzi possa amministrare degnamente il paese ispirandosi ed agganciandosi al socialismo europeo. Saluti Stefano Castells Certo che se ne può parlare il problema è solo con chi, come, dove, quando e forse anche perché. Il problema e che tutti si sentono nel giusto che più giusto non si può e nessuno se la sente di fare un passo indietro. Siamo quindi alla negazione del concetto stesso di politica. Su questa strada la sinistra nel suo complesso va in una sola direzione: "a puttane", indipendentemente dalle fortune o dalle sfortune di qualche sua componente. Occorre resistere alla tentazione (umana) di mollare e occorre ricominciare parlando delle cose concrete, come hanno fatto i ragazzi di Marciana Marina.


sinistra scritta

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