I Tagli del Disegno di Legge di Tremonti per trovare i soldi per l'abolizione dell'Ici sulle prime case si stanno rivelando un dono avvelenato per le isole minori ed il mare: oltre ai fondi per i trasporti marittimi il super ministro dell'economia taglia via e i 20 milioni di euro all'anno stanziati dalla legge Finanziaria per le Isole Minori, che un emendamento presentato dall'ex senatore Francesco Ferrante, oggi responsabile agricoltura di Legambiente, aveva destinato a progetti per l'innovazione e la qualità nelle Isole, spariscono anche i 77 milioni all'anno per spostare il trafFico pesante verso il trasporto marittimo e 10 milioni di euro a sostegno delle autostrade del mare e i 45 milioni in tre anni destinati all'abbattimento degli ecomostri (come quello di Giannutri) e poi c'è l'annullamento dei 3,5 milioni destinati ad interventi di difesa del suolo nei piccoli comuni. Tagliati 30 milioni per il recupero dei centri storici. Via anche i 4,3 milioni previsti per l'stituzione di Aree marine protette, un atto che arriva proprio mentre il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo firmava al summit dei ministri dell'ambiente del G8 in Giappone la "Kobe Call for Action for Biodiversity" che sottolinea che "l'importanza delle aree protette è riconfermata ed è dato rilievo allo sviluppo delle reti ecologiche di aree protette che sono significativamente importanti per il mantenimento della biodiversità globale". Non mancano nemmeno tagli ai finanziamenti per la forestazione, per la fauna selvatica, per l'apicoltura, per l'ammodernamento della rete idrica, per la cantieristica e per il risparmio energetico per le navi passeggeri. Ad essere più colpite sono soprattutto le Isole Minori e in generale i piccoli comuni, da dove probabilmente ci si aspettano reazioni politicamente meno "pericolose" di quelle che proverrebbero da aree "forti" del Paese. "Le isole minori e l'ambiente sono stati trattati come "rami morti" -dice Umberto Mazzantini, responsabile Legambiente per le Isole Minori - Abbiamo scoperto che il taglio dell'Ici lo pagheranno i territori più deboli e il settore che sembra più debole all'interno del governo Berlusconi: le politiche ambientali e di sviluppo sostenibile. Eppure le isole minori, che danno tanto all'Italia in termini di Pil e che devono sopportare tutto l'anno i costi dei servizi che durante il periodo estivo si moltiplicano per 10, avrebbero bisogno di quei finanziamenti destinati alla qualità e all'ambiente che sono la materia prima per l'economia delle piccole isole italiane. I tagli sono infatti devastanti anche dal punto di vista economico e sociale, relegando gli isolani a cittadini di seconda categoria che non hanno evidentemente diritto a trasporti certi ed economici, all'innovazione al servizio di un turismo di qualit? e ad un ambiente che coniughi la salvaguardia alla sostenibilità. I Comuni delle isole minori e le aree protette che stavano lavorando ai progetti da finanziare con il fondo per le isole minori si trovano oggi con un pugno di mosche. Le promesse elettorali sono state presto, e per l'ennesima volta, dimenticate".
arcipelago zps