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Provincia di Livorno: la disoccupazione è donna

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 17 aprile 2007

Sono buoni i dati generali sull’occupazione, ma cresce la disoccupazione femminile. E’ quanto emerge dai dati sull’andamento del mercato del lavoro nella provincia di Livorno nel 2006, presentati stamani a Palazzo Granducale dall’assessore al lavoro e alla formazione professionale Marcello Canovaro. La ripresa complessiva dell’economia regionale, che ha contribuito a far registrare un tasso di occupazione del 64,8% (rispetto al 63,7 del 2005) a fronte di un indice di disoccupazione del 4,% (5,3 nel 2005), ha visto un sostanziale miglioramento anche nel nostro territorio. I dati Istat del 2006 registrano nella provincia di Livorno il miglior dato regionale relativo all’ aumento degli occupati pari al 6,2 % (132.000 unità), in crescita anche il dato totale sulla forza lavoro (occupati più disoccupati in cerca di lavoro), passato al 6,4% (140.000 unità). Cresce, in linea con i dati regionali, il tasso di occupazione, che passa dal 57,6% del 2005 al 59,9% del 2006 (7.600 unità); ma aumenta lievemente anche il tasso di disoccupazione, dal 5,7% nel 2005 al 5,9% del 2006 (anche se in termini assoluti si tratta di 700 unità). Dall’analisi dei numeri si evidenzia una situazione difficile per l’occupazione delle donne. Il tasso di disoccupazione femminile, infatti, passa dall’ 8,7% del 2005 al 10,7% del 2006, in controtendenza anche con il tasso regionale che registra, invece una flessione più lieve: dal 7,3 al 7%. Le donne occupate nel nostro territorio sono aumentate dal 47,1% del 2005 al 48% del 2006, anche se il dato resta decisamente al di sotto, comunque, di quello regionale (55%). Il settore che avuto una sensibile crescita occupazionale è stato il terziario, soprattutto quello non avanzato. “Ciò - ha detto l’assessore Canovaro – ha favorito l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, soprattutto nei servizi di cura, di pulizia e nella ristorazione, ma con forti connotazioni negative legate alla qualità, alla flessibilità e alla precarietà dei posti di lavoro”. L’assessore ha poi posto l’accento sull’urgenza di dare risposte concrete a questo problema, annunciando un programma di iniziative biennale della Provincia a favore dell’occupazione femminile. “Il Piano - ha spiegato Canovaro – si articola su tre livelli di intervento: incentivi alle aziende che impiegano donne in forma stabile; incentivi per la creazione di imprese femminili; attività formativa mirata per qualificare le competenze femminili”. Per quanto riguarda la situazione della cassa integrazione, i dati rilevano un sensibile calo di ore di Cig ordinaria (da 192.744 a 90.801), indice di una ripresa produttiva e del superamento di situazioni di crisi congiunturali. Cresce, invece, il ricorso alla Cig straordinaria (da 62.204 a 117.512 ore) dovuto sostanzialmente alla crisi strutturale della Delphi e dell’indotto ad essa collegato.


donne impresa

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