La caccia nelle Zps fa male alla destra. Ma la destra fa anche male ai cacciatori. Si è dispiegata ieri in Parlamento tutta la capacità di autoimpallinamento dei cacciatori e di chi peggio li rappresenta ai massimi livelli. Forse sarà sfortuna, ma la prima sconfitta parlamentare del Popolo delle Libertà (complimenti, andare sotto disponendo sulla carta di una maggioranza tanto ampia non era facile) riguarda un emendamento respinto sulle “norme a tutela della fauna selvatica” (cioè sulle deroghe per la caccia e il calendario venatorio nelle Zone di protezione speciale fuori dai Parchi) che è stato bocciato con 240 voti contrari e 238 sì, quindi per due voti di scarto. Pure sui banchi della maggioranza qualcuno deve essersi posto l’angoscioso interrogativo: “Ma che minchia di zona protetta è una zona dove si spara ai passerotti”? Certo che vitaccia quella dei cacciatori! spendere un’ira di Dio di tasse, caricare la sveglia per alzarsi presto da letto la domenica d’inverno, quando si starebbe bene al caldo, rischiare i reumatismi girando come tordi pe’ le macchie col ciufile, vestiti come Rambo, con la speranza di portare alla moglie schifata un uccello morto (da spennare), ma il più delle volte per prendere meno d’un cazzo, votare a destra speranzosi e ritrovarsi impallinati da assenteisti parlamentari e franchi tiratori. Ma chi glielo fa fare?
Uccello Morto