Torna indietro

Sei studenti elbani sulla nave della legalità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 23 maggio 2008

Il nome della località verso la quale stanno viaggiando mentre ci telefonano è noto, tristemente noto: Capaci. Per arrivarci hanno compiuto un tratto di mare assai più lungo del canale che usano passare per recarsi in continente. Hanno solcato a bordo di un traghetto della SNAV le miglia e miglia di mare che ci sono tra Civitavecchia e Palermo, un pomeriggio e tutta la notte sono rimasti a bordo della Nave della Legalità. Andrea Brunori, Elena Caldarera, Enrico Lupi, Andrea Modica, Jasmin Mediani ed Elena Mulfetti, studenti dell'ITCG Cerboni di Portoferraio, con le loro insegnanti Anna Maria Contestabile e Patrizia Piscitello, insieme a ragazzi provenienti da ogni dove d'Italia in rappresentanza di tutti i loro compagni di studi rimasti a casa sono andati a lezione di legalità in Sicilia, dove stare dalla parte della legge può voler dire rischiare la vita, come ha detto loro riuscendo a commuoverli (ieri ormai) a Civitavecchia il governatore del Lazio Piero Marrazzo, figlio di un grande giornalista Jo Marrazzo, che non chinò la testa di fronte alla mafia, come ha spiegato loro Piero Grasso procuratore nazionale antimafia. Vanno a Capaci ove è cresciuto il Villaggio della Legalità per l'annuale incontro organizzato dalla Fondazione Falcone, per contribuire a far fiorire la speranza in uno dei luoghi più atroci nella storia del nostro paese. Torneranno sabato in un'isola più piccola, più ricca e tranquilla, ma dove comunque di legalità c'è bisogno perchè il sonno della piccola legalità quotidiana, la tolleranza verso le minime disonestà può aprire varchi alla penetrazione della grande organizzata e feroce illegalità. E' una lezione utile quella a cui vanno a partecipare. (foto di repertorio)


civitavecchia porto

civitavecchia porto