Torna indietro

Campagna elettorale della noia e dei duelli finti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 02 aprile 2008

Impaginando l'annuncio della manifestazione con il Senatore si ha l'impressione che quella che si sta vivendo sia (nella stori repubblica) una delle campagne elettorali mediamente più "piatte", noiose e meno supportate dalla "tensione ideale" necessaria per almeno provarci a vincere in maniera motivata e non per disperazione (propria e degli altri). I cosiddetti maggiori partiti eliminate accuratamente dalla discussione tutte le argomentazioni che potevano risultare sanguinolente (per il cavaliere) dalla riforma dell'emittenza, al conflitto di interesse, al superamento della infinita teoria delle leggi delle serie "ad serbandum comitis culum", come i ladri di Pisa si afrontano su Ponte di Mezzo incrociando (in attesa che cada un'altra notte, delle coscienze) casnascialeschi spadoni di plastica che quando cozzano l'un sull'altro non emettono clamore e scintille ma rumore di pernacchi e trombette, ovverosia brandendo programmi e personaggi-candidati tragicamente simili quando non proprio clonati. Giungono le armate dei due campioni a farci rimpiangere i periodi craxiani in cui i nani e le ballerine erano i giullari di corte del cinghialone, si accontentavano dei pur lauti ossi del banchetto,lanciati loro sotto i tavoli, non pretendevano uno spazio decisionale, politico e clientelare in proprio. Lo specifico elbano ha, se vogliamo, acuito il problema: le visite dei "personaggi" dal continente si sono rivelate quasi tutte dei flop. Dal baillame impeciato di melassa emergono per attività le formazioni medie come l'UDC di Casini e la Sinistra Arcobaleno, date in profonda crisi (con grande stropicciamernto di mani veltrusconico) stanno crescendo nell'immaginario del paese, sulla scorta di ritrovate unità interne, e del rifiuto di delegare tutto ai due concorrenti così poco concorrenziali. Certo la speranza è l'ultima Dea.


Bosi

Bosi