La vicenda della "spiaggia rossa" del Cavo, approdata in giudizio dopo una lunga fase istruttoria, ha avuto un epilogo che ha visto le condanne a 8 mesi e 5000 euro di multa per l’ex-Sindaco di Rio Marina Roberto Antonini e per gli allora assessori Luigi Valle e Giampiero Guerrini. Condannato ad un anno di reclusione e 7.000 euro di multa il tecnico Luciano Fantoni, mentre assolti con formula piena sono risultati Cristiano Aliperta l’ex- comandante del Porto, e i dipendenti regionali Pietro Cipriani e Maria Sargentini. La sentenza emanata dal giudice Edda Iadaresta condanna inoltre gli ex-amministratori del comune di Rio Marina al pagamento di una provvigionale di 15.000 euro e al pagamento di tutte le spese sostenute dalla parte civile, tra cui figuravano il WWF, il Comune di Rio Marina, l’Hotel Cristallo. In pratica il giudice ha accolto le richieste del Pubblico Ministero con una lieve diminuzione delle pene, riconoscendo gli ex-amministratori ed il tecnico colpevoli di aver violato la disciplina sui rifiuti regolata dal decreto Ronchi, rendendo per lungo tempo inagibile la spiaggia cavese. Il ripascimento della spiaggia del Cavo con il materiale che si rivelò inadatto per il costante intorbidamento delle acque e per il deposito di fanghi sul fondale che determinò, è stato infatti interpretato dalla legge come un massiccio abbandono di rifiuti sull’arenile, con l’aggiunta del reato di “getto pericoloso di cose”. La Signora Cesarina Barghini avvocatessa del Comandante Cristiano Aliperta esprime chiara soddisfazione per la piena assoluzione del suo assistito “abbiamo ottenuto la formula piena anche per quei capi di imputazione che potevano essere sciolti con la prescrizione, ma non è stato necessario ricorrervi perché il mio assistito è risultato completamente estraneo ai fatti.” E' comunque probabile che i condannati ricorrano in appello verso una sentenza risultata piuttosto dura in rapporto alle attese ed alle previsioni.
cavo spiaggia 2