Il cliente più brutto le forze dell'antincendio lo hanno incrociato a Magazzini a metà giornata con un'incendio partito da un canneto vicino alla provinciale e che si è messo ad avanzare aiutato dal vento verso Val di Piano. Prima che Corpo Forestale dello Stato, Vigili del fuoco, Operai Forestali della C.M e volontari di diverse associazioni, con l'aiuto dell'elicottero che scaricava acqua dal cielo, riuscissero ad avere ragione delle Fiamme era andato perduto circa un ettaro e mezzo di macchia. Poteva però andare molto peggio se non si fosse intervenuti con estrema rapidità ed il fuoco (partito verso meggiogiorno e messo a tacere sontanto qualche ora dopo) avesse iniziato a risalire molto più decisamente il pendio. Il primo libeccio ha tenuto davvero sotto pressione per molte ore le forze impegnate negli interventi contro le fiamme. Avevano iniziato alle una di notte i Vigili del Fuoco di Portoferraio intervenendo su un focolaio in località Acquaviva, successivamente ripartito e spento sempre dai Pompieri in mattinata. Ma ancora all'Acquaviva nel pomeriggio, in una zona prossima al Puntale erano partito un nuovo incendio, mentre ancora si stava effettuando la bonifica della zona bruciata in Val di Piano. Nell'ultimo caso prezioso è risultato il lavoro dell'elicottero che si è immediatamente portato sul luogo dell'incendio effettuando vari lanci delle sue bombe d'acqua. Dopo l'incendio di Venerdì al Borandaco di Campo (che comunque era di lieve entità) per la seconda volta professionisti e volontari sono entrati in azione secondo i nuovi schemi organizzativi, tutto ha funzionato e nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli le ferite riportate dal verde dell'Isola sono state relative