Il "flop" delle isole ecologiche campesi in una interpellanza dell'opposizione
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 19 febbraio 2008
il Gruppo Consiliare "La Voglia di Fare, il Coraggio di Cambiare, ha presentato al Sindaco di Campo nell'Elba Prof. Antonio Galli una nuova interpellanza avente per oggetto la vicenda delle "isole ecologiche" per la raccolta dei rifiuti: di seguito il testo: - viste le nostre precedenti interrogazioni ed interpellanze sull'argomento, alle quali sono state date risposte senza che conseguissero i fatti; - visto che le isole ecologiche a scomparsa, per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che nelle previsioni dell' Amministrazione Comunale dovevano servire a ridurre gli oneri per i cittadini, sono fuori servizio dall'ottobre 2006 (e cioè da ben 17 mesi); - visto che nel frattempo la tassa che ogni cittadino deve pagare per questo servizio è praticamente raddoppiata, e probabilmente sarà ancora ritoccata verso l'alto, con un ulteriore sacrificio economico per i contribuenti; - visto che, continuamente, Codesta Amministrazione, chiede ai Cittadini di ottemperare, con rigore, alla differenziazione dei rifiuti, per diminuire i costi di smaltimento, e quindi di tassazione, - visto che i cittadini sono impossibilitati a rispettare i desideri dell'Amministrazione da Lei presieduta, in quanto non vi è possibilità di conferire detti rifiuti negli appositi contenitori perché non funzionanti; - visto che con incredibile prontezza, la ditta che provvede all'assistenza e alla manutenzione di tali apparecchiature, attraverso la stampa, si è scusata del disservizio e lo stesso Vice Sindaco ha assicurato, da ormai molti mesi, l'imminente rimessa in pristino di tali apparati, senza che questi siano stati ancora, evidentemente, riparati; CHIEDONO di conoscere, in via definitiva, quali siano i tempi tecnici affinché i Cittadini Campesi possano, finalmente, usufruire di questo servizio, presentato, a suo tempo, come la panacea per risolvere il problema dei rifiuti e che, purtroppo, ad oggi, anche per la superficialità con la quale si è deliberato lacquisto, è costato un patrimonio, alle casse comunali e di conseguenza ai singoli contribuenti, senza avere in cambio il benché minimo ritorno, in qualità ed in risparmio di denaro.
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