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A Sciambere - Gatti di Piombo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 30 giugno 2003

Caro Sergio, Ho letto, divertito e preoccupato, i tuoi interventi, superficialissimi peraltro, sulla proposta lanciata da un senatore "isolano d.o.c." quale Salvatore Lauro. Divertito per il tuo elegante cialtronismo letterario, preoccupato per il tuo liquidare con semplici "favate" un argomento che è molto importante per le popolazioni isolane. Mi permetto quindi di affrontare la tua sicura ed irriverente risposta e spiegarti come, nel novero delle ipotesi, si potrebbe anche sfiorare l'idea di una provincia autonoma che, sull'esempio di Roma Capitale e Città Metropolitana, sia svincolata da qualsiasi regione e pertanto liberata da un ulteriore orpello nella gestione delle finanze disponobili. Per quanto riguarda l'eventuale sede, lasciami pensare in grande e ipotizzare sedi plurime come la Comunità Europea, fermo restando che in subordine alla proposta del mio personale e caro amico senatore Salvatore Lauro dall’'ipotesi di un'unica grande provincia delle Isole Minori si potrebbe anche arrivare a pensare ad una provincia per ogni arcipelago. Per quanto riguarda invece il tuo "sogno di una notte di inizio estate", devo dire che se c'era motivo di nutrire dubbi sul fatto che sei ancora vittima di un vetero - comunismo ormai demodè, sei riuscito chiaramente a fugarli in tutti noi. Comunque, se lo stesso sogno lo avessi avuto io sarebbe stato un incubo, visti i personaggi che citi, eccezion fatta per Alcide De Gasperi. Aspetto con ansia le ingiurie che con simpatia saprai dedicarmi. Un abbraccio. Andrea SIRABELLA Caro Comandante Andrea Faccio ammenda se ho definito semplice favata la proposta di legge del Senatore Lauro, evidentemente ho sottovalutato la portata di un fatto che in effetti sarebbe più giusto definire "incommensurabile favata". Il fatto che il Sen. Lauro sia un isolano D.O.C. non costituisce attenuante, anzi, dovendo avere più contezza della fisicità delle isole italiane di un suo collega di maggioranza della Lega, abituato a muggire in camone o altro idioma valligiano, è un'aggravante. Mi si lasci peraltro notare che se io sono stato irridente, al di là delle forme, molto più cattivo di me è stato quell'estremista bolscevico dell'Onorevole Pino Lucchesi che ha liquidato l'uscita lauriana come "polverone pre-elettorale". Ingiurie io a te? Mai! Ma qualche consiglio letterario mi scappa, come quello di non "mollarti dal fico" in avventurosi costrutti lessicali come "liberata da un ulteriore orpello nella gestione delle finanze". Orpello, parola un poco paludata e (lei sì) demodé, significa oltre che "lega di rame e zinco" in senso figurato "apparenza ingannevole o inutile e posticcio abbbelimento" e quindi nel contesto di ciò che volevi significare, temo ci dica quanto il culo con le Quarantore, o se vogliamo quanto quel popone ischitano con l'ars legiferandi. Vetero-comunista, sì in effetti alla morte di Stalin nonostante i miei quattro anni, facevo già parte del Politburo e mangiavo gli altri bambini in salmì. Superficiale? bah, è opinabile .. sicuramente invece ingeneroso il giudizio di "elegante cialtronismo letterario" Intanto il termine "cialtronismo" è un tuo fior di conio, il Garzanti almeno non lo contempla, forse volevi signicare "cialtroneria" che però ha per sinonimi "indolenza, pigrizia, poltronaggine, accidia" e dire che è pigro nello scrivere (ancorchè elegantemente) uno che scrive quanto me (almeno 8 ore il giorno) è certamente avventato. Ho citato cinque membri della Costituente dei quali solo ad uno, De Gasperi (ma che generosità!) ha avuto la tua sufficienza, gli altri quattro: Nenni, Pertini, Togliatti, Terracini non sono passati al vaglio del gradimento Sirabelliano, ed i loro spiriti stanno forse lacrimando per tanta bocciatura. Ci immaginiamo Sandro Pertini che cerca consolazione nella sua pipa e dice agli altri che ascoltano mesti: "Ragazzi siamo stati in galera, in esilio, abbiamo combattuto, abbiamo cacciato i nazisti dall'Italia a calci nel culo e non è servito a niente! Non siamo piaciuti ad Andrea Sirabella!" Mi dispiace di non aver potuto citare tra i Padri della Costituzione Italiana Silvio Berlusconi, Augusto Pinochet, Lorella Cuccarini, Giorgio Almirante ed Emilio Fede, che avresti certamente gradito di più, ma non erano tra i Costituenti, come non c'era quell'altro Armatore Lauro (quando si dice il caso) monarchico noto per essersi inventato il giochino: "Ti regalo una scarpa prima del voto e l'altra, se sono eletto, dopo". Caro comandante la tua doppia cittadinanza Anglo-Italiana ci spinge e a cantarti "Oh Sirabella .. Sirabella roll the waves .." naviga quindi intrepido nell'acqua salata, magari insieme all'Armatorlegislatore con la faccia da pandoro, sono certo che tra le onde ve la cavate bene, ma evitate i perigliosi gorghi delle leggi costituzionali, della storia (e pure dell'Italiano) dove nuotate agili e sicuri come gatti di piombo. Ricambio l'abbraccio