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Controcopertina: Noi siamo figli (ingrati) delle stelle

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 02 febbraio 2008

Un paio di settimane fa su pubblicazioni locali ho letto che "finalmente", come già annunciato nel corso del 2007, a Portoferraio sono stati approvati e appaltati i lavori per l'illuminazione pubblica per Enfola, Viticcio, Acquaviva e San Martino, ad oggi ancora del tutto, o quasi, al buio. Secondo canoni generalmente accettati dal senso comune, dovrei essere contento di ciò e quindi pensare: "finalmente, la luce è arrivata anche in quei luoghi oscuri, dimenticati da Dio" e così via, ma invece no, non ce la faccio a pensarla così, da bravo civilizzato, non ce la faccio a pensare come quelli che guardando le foto della Terra scattate in notturna dai satelliti artificiali e, scoprendo che vaste zone di Africa, Asia, America Latina (Amazzonia, Ande), oltre ad altre zone del globo, sono completamente al buio in stridente contrasto con le abbaglianti notti di Europa, Stati Uniti, Canada, ecc, pensano automaticamente "ecco perchè la gente là muore di fame o malattie, ecc.: perchè non è arrivata la luce (intesa anche come progresso)". No, quando vedo quelle immagini non penso che la gente in quei luoghi muoia perchè manca la luce/progresso - altre le ragioni, talvolta complesse, ma comunque tutte o quasi riconducibili all'ingordigia/egoismo del nord "civilizzato"- al contrario penso che: 1) se oggi le notti africane e asiatiche fossero così luminose come le nostre, la Terra sarebbe già da tempo allo stremo della crisi ambientale, al collasso e forse oggi non saremmo qua a scriverne e parlarne; 2) "chissà che Via Lattea splendente e quale magnifica visione del cielo notturno si ha da quelle zone"; forse non tutti sanno ad esempio che sotto un cielo così buio anche Venere e Sirio (la stella più brillante del cielo) sono in grado di gettare ombre al suolo, sia pur appena percettibili. Immaginate la bellezza, lo spettacolo di tutto ciò; d'altronde la scienza e lo stimolo a fare grandi scoperte nasce dallo stupore per la bellezza della Natura e presuppone un senso interiore di bellezza che oggi è molto latente (Kant: "due cose riempiono di meraviglia e ammirazione il mio animo: la Legge morale dentro di me ed il cielo stellato sopra di me"..più o meno disse così, comunque quello era il senso). Pensate a Galileo che ha fatto le sue straordinarie scoperte avvalendosi di un cannocchiale con un obbiettivo di soli 3 cm. di diametro (che oggi potremmo trovare tra gli articoli per bambini tra gli scaffali di un supermercato) osservando da città come Padova, Pisa e Firenze; ve lo immaginate oggi un novello Galileo fare le stesse osservazioni e scoperte con lo stesso strumento (ma anche ben più grande) dalle stesse città, ma anche da una cittadina come Portoferraio? Il senso di mistero e bellezza profondi che una notte traboccante di stelle può infondere nell'animo umano è stato autentico nutrimento non solo per scienziati della statura di Copernico, Galileo, Newton, Einstein, Hoyle (a proposito di questo, tra le menti più brillanti del XX° secolo, è celebre un passo in un suo libro di astronomia nel quale ricorda la origine, quando era bambino, della sua passione per questa scienza: fu la visione improvvisa del cielo stellato e della Via Lattea sopra di sé che lo "rapì" letteralmente da sopra il muretto dove era salito mentre giocava con gli amici), ma anche per filosofi, poeti (Walt Whitman:"Quando udii il dotto astronomo") e grandi personalità spirituali, semplicemente perché, credo, questa visione stimola curiosità e domande che ci riguardano tutti, circa la nostra origine (veniamo da "lassù" o, comunque, siamo parte di quel "lassù") ed il significato del nostro passaggio su questo pianeta; insomma è stata nutrimento anche per il progresso dell'animo umano. Tornando a noi, quando leggo le notizie di cui all'inizio della presente, mi viene da pensare che anche da queste zone che presto saranno raggiunte dal "progresso" perderemo probabilmente una buona parte della visione del cielo stellato e della Via Lattea. Anche quando i nuovi impianti fossero anti-inquinamento luminoso comunque una certa frazione della luce viene riflessa in alto dal terreno e comunque vi sarà un aumento della domanda di energia. A proposito di sprechi di energia, ancora non sono riuscito a spiegarmi le ragioni della doppia illuminazione in Via Mascagni e parte in Viale Elba attuata con infernali faretti applicati oramai da 2 anni ai pali di sostegno dei lampioni, sotto i lampioni stessi, che già da soli bastavano e avanzavano. Ancora mi viene da pensare che forse quei 159 mila e passa euro spesi per la nuova illuminazione, forse potevano essere utilizzati per iniziare a sostituire, ed in parte a smantellare là dove in evidente eccesso (ce ne sono di casi e nemmeno pochi), i vecchi impianti di illuminazione non rispondenti a criteri di risparmio energetico e Anti-inquinamento luminoso; d'altronde questo già è stato fatto da diversi Comuni, primi fra tutti Frosinone e Civitavecchia, ma anche in Veneto, Lombardia, ecc., con evidenti benefici sul risparmio energetico e soddisfazione da parte degli utenti della strada. Tant'è, mi sembra che si sia persa una buona occasione per dimostrare che all'Elba riduzione delle emissioni di CO2, protocollo di Kyoto, rispamio energetico, siano concetti che possano ancora avere un significato reale e non qualcosa di sentito dire alla TV o letto su qualche quotidiano, "si, ma tanto poi a noi a che ci riguarda"? Naturalmente queste considerazioni che sto facendo per Portoferraio valgono in egual misura un pò per tutta l'Elba: penso ai fari rotanti delle discoteche nei Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro (vietati anche dal Codice della Strada), ai fari accecanti sugli arenili che in estate "distruggono" il cielo notturno (su tutti un "mostro" a Lido di Capoliveri, davanti al Camping, una autentica vergogna) e tanti altri casi un po’ in tutti i Comuni, tutti segnalati nei dettagli ormai da diversi anni dalla locale Associazione Astrofili. Riguardo alle esigenze di sicurezza delle zone interessate dalla nuova illuminazione, io ho abitato prima a Seccione e poi all'Acquaviva per diversi anni in entrambi i casi e sinceramente non ho mai avvertito il bisogno di avere più luce, anzi ricordo notti bellissime passate con la testa in su .... e se proprio mi andava di fare una passeggiata notturna, mi armavo di torcia elettrica, per vedere ed essere visto. So che queste mie considerazioni non riscuoteranno un granché di consenso (non è nemmeno il mio intento cercarlo), so che i problemi sono altri, ma mi preme far notare come questi siano piccoli segni, sintomi di una perdita del senso di bellezza e di unione inscindibile fra noi ed il Creato (per chi è credente; con la Natura o l'Universo per chi non lo è), perdite che,a prescindere dalle credenze di ognuno, sono alla base della attuale grave crisi ambientale ed il cui recupero, da parte di tutti, nessuno escluso, è fondamentale per tentare di fare qualcosa di veramente sensato per uscirne. Nel frattempo, se andremo avanti così, cosa racconteremo ai nostri figli e nipoti a Portoferraio e nel resto dell'Elba?: "C'erano una volta le stelle e la Via Lattea e un bel boschetto a picco sul mare sotto il Forte Falcone....."; chi vuole continuarla?


cielo stellato

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