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Usi a lavorare coordinandosi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 23 gennaio 2008

Il tasso di criminalità (pure micro) è uno dei valori che marcano in maniera determinante la vivibilità di un paese e l’Elba definita dai dati statistici dell’attività 2007 dei Carabinieri è un luogo ad alta vivibilità. Ma il bilancio operativo illustrato dal comandante dei Carabinieri dell’Isola Capitano Alessandro Basile, e dal suo braccio destro il Tenente Luca Acquotti, responsabile del Nucleo Radiomobile, fa capire che la tranquillità di cui godiamo, insieme ai nostri ospiti è anche frutto di molto impegno speso sul fronte della prevenzione dei reati. In virtù di ciò non c’è contraddizione tra il calo dei delitti denunciati (da 1054 a 966 - 8%) il calo degli arresti (da 47 a 40 –15%) e l’aumento delle denunce a piede libero (da 529 a 565 + 7%). I dati sfatano una diffusa convinzione quella che i furti in aumento: non è così, nel 2006 se ne verificarono 376 nel 2007 349, anche qui il calo è del 7%. Dati peraltro che confermano una tendenza che si sta consolidando con un 2006 migliore del 2005 ed il 2007 migliore del 2006. Ma è impressionante la rappresentazione numerica della crescita delle attività di prevenzione: 31.545 persone identificate (+ 33%) 27.166 mezzi controllati (+ 25%) 6887 servizi effettuati (+26%) ed ancora 276 controlli all’etilometro e “solo” 30 pescati ubriachi al volante a fronte dei ben 19 su 34 controllati dell’anno precedente. E quello che emerge è anche il quadro di una “macchina” delicata e complessa da far funzionare: i 100 carabinieri sparsi per il territorio elbano che necessariamente più che “usi ad obbedir tacendo” devono essere “usi a lavorare coordinandosi”. L'attenzione che Basile ed Acquotti pongono nel valorizzare il lavoro ed i risultati dei singoli comandi distaccati la dice lunga su uno stile di guida che evidentemente (numeri alla mano) è risultato vincente. E si capisce che è il lavorare integrandosi una delle chiavi dei buoni risultati; laddove l’integrarsi è un concetto rivolto tanto all’interno quanto all’esterno dell’Arma. I due ufficiali sottolineano i fattivi rapporti di collaborazione tra le diverse forze dell’ordine presenti sul territorio elbano, inducono a riflettere sui successi “interforze” Forse l’Elba potrebbe fare da territorio campione per spingersi ancora più avanti in questa direzione, con la creazione sperimentale di strumenti nuovi del coordinamento, capaci di ottimizzare ancora di più le energie disponibili nel controllo del territorio e nella prevenzione, perché anche se veste tante (forse troppe) divise, lo Stato è uno, la legalità è una.


CARABINIERI  bASILE ACQUOTTI

CARABINIERI bASILE ACQUOTTI