Caro Sergio, forse è stato uno scherzo del dopopranzo, ma giurerei di aver visto, per un attimo, Mario Tozzi, il nostro presidente del parco, ospite di Massimo Giletti a "Domenica In". Il tema era la riesumazione del cadavere di San Pio (o padre Pio, per chi lo ricorda così). Ora, se anche a te risulta la stessa cosa, vorrei chiederti se hai avuto modo di capire se SuperMario, che imperversa un po' su tutti i canali nazionali (o sarò io che lo becco sempre, ma non è che guardo tanta televisione) ha espresso un parere, un giudizio critico, un qualsiasi avviso sul tema dei rifiuti, della raccolta differenziata (che vede l'Elba attestata poco sopra le medie napoletane), dei fanghi in arrivo da Bagnoli, o di qualsiasi questione ambientale seria che riguarda l'Elba, e di cui oggi si torna a discutere a Portoferraio. Sono abituato ai recidivi silenzi degli amministratori, a parte la puntigliosa e inutile replica della Comunità Montana di qualche settimana fa. Vediamo se i VIP parlano anche fuori dal piccolo schermo. O forse il messaggio subliminale di Tozzi è che per affrontare la questione occorre rivolgersi a padre Pio, com'è d'uso qui a Foggia. I punti di contatto fra lo scoglio e il Sud sono molti: a me l'Impregilo e Bassolino ricordano tanto la Daneco e Daviddi, ma credo che i giudici napoletani saranno molto meno morbidi di quelli livornesi. A risentirci Cesare Sangalli Caro Cesare Non so se Tozzi ti risponderà, né se abbia rilasciato dichiarazioni sulla vicenda dei rifiuti elbani o sui fanghi di Bagnoli smaltiti a Piombino. Sui rifiuti comunque il Parco mi pare non abbia alcuna competenza gestionale-decisionale, non può andare (mi pare) oltre alla verifica che la gestione (o mancata gestione) dei rifiuti (es discariche abusive) creino condizioni incompatibili con la salvaguardia ambientale nel territorio protetto. Per quanto riguarda la storia della colmata piombinese ci si può solo rifare alla discussione che c'è stata all'interno del Direttivo dell'Ente Parco, un confronto che comunque aveva carattere informale perché anche in questo caso il PNAT non è stato ancora coinvolto. Mi risulta, come mi pare scrivemmo nella cronaca di quel consiglio, che il problema lo abbia posto proprio Tozzi. In quella occasione i consiglieri "in quota" a Verdi, Sinistra Democratica e PD, tutti insieme appassionatamente, stavano sulla linea dell'accettazione qualcuno rimarcava le "possibilità" che si aprivano con i finanziamenti erogati assieme ai fanghi. Decisamente contrario era solo Mazzantini (però Tozzi dichiarò di condividere quasi tutto quello che diceva) che parlò di monetizzazione del rischio rifiuti.
convegno 2007 7 tozzi mazzantini