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Creatività: la proposta di una Provincia Autonoma delle Isole Minori

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 25 giugno 2003

Una nota dell’ANSA battuta alle 16.44 di mercoledì 25 Giugno recitava: “Valorizzazione, sviluppo sostenibile, ticket di ingresso ai turisti e la riunione in un’unica Provincia Autonoma. Sono alcune delle proposte presentate dall’associazione parlamentari Amici delle Isole Minori, illustrate oggi alla consegna del Premio Nettuno al Comune di Marciana Marina per la raccolta differenziata di Carta e Cartone. “Stiamo portando avanti un’azione di lobby in parlamento – ha spiegato il senatore Salvatore Lauro – per accelerare l’iter legislativo del testo unificato del DDL per la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle Isole Minori, ora all’esame della commissione Ambiente del Senato’ Oltre ad azioni di promozione e tutela culturale, il Disegno di Legge, prevede l’istituzione presso il Ministero dell’Interno, di un elenco funzionale delle Isole Minori, di un ufficio per la raccolta e aggiornamento di una banca dati sul profilo geopolitico dell’isola e la facoltà per i comuni di regolamentare l’accesso ai turisti giornalieri con appositi Ticket d’Ingresso. Il testo – continua Lauro – riguarderà le isole minori di Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, Puglia e in base all’ultimo emendamento approvato, anche quelle della Laguna di Venezia. Ma c’è un’altra proposta che ho presentato – prosegue – questa volta con un disegno di Legge Costituzionale, per la creazione di una Provincia Autonoma che riunisca tutte le Isole Minori In questo modo si avrebbe un unico ente di supporto e coordinamento, che eviterebbe così l’attuale frammentazione dei soldi destinati alle Isole. I fondi del Ministero dell’Interno – conclude Lauro – vengono infatti elargiti in base al numero di abitanti residenti , ormai in costante diminuzione e nettamente inferiori a quelli presenti durante la stagione estiva. Ma questo è solo uno dei problemi. Una provincia autonoma potrebbe meglio coordinare queste risorse, sul modello di quello che già avviene con l’Ente per le Isole Europee” . Fin qui il testo della nota d’agenzia, letto il quale, dopo esserci complimentati con i marinesi distintisi per la civile abitudine del riciclo (evento messo purtroppo in ombra dal successivo sproloquio senatoriale) ci sono sorti una serie di dubbi, il primo dei quali è: Ma la proposta di Legge Costituzionale per la creazione di una Provincia Autonoma di tutte le Isole Minori italiane, passerà al vaglio, oltre che dei competenti organi parlamentari, anche dell’etilometro?”. E poi a seguire: Una Provincia (ancorchè autonoma) deve fare parte di una regione, quale sarà il criterio di scelta della regione di appartenza della Provincia delle Isole Minori? Sarà la Toscana? Ed i Panteschi, Lampedusani, Capresi, Favignanesi etc etc diventeranno toscani? Oppure gli Elbani diventeranno Siciliani o Campani o Pugliesi o Sardi etc etc? La Provincia delle Isole Minori avrà una sede su un’Isola o per comodità la si piazzerà su una nave? Le riunioni del Consiglio Provinciale si terranno in videoconferenza telematica? Non sarebbe il caso di inserire nella nuova provincia (ovviamente dopo una riannessione all'Italia) anche le isole del Dodecanneso? Sa veramente il Senatore le differenze sostanziali che passano tra una capra, un monopattino e una Provincia? ed in ultimo e decisivo: e ci sarebbe pure una lobby di parlamentari disposti a sostenere cotali favate?


Salvatore Lauro

Salvatore Lauro