Mettiamo che uno abbia una furiosa lite al bar, mettiamo che pure pensando di essere passato ingiustamente dalla parte del torto, torni a casa nervosissimo e appena entrato dica alla moglie: "Siccome al bar m'hanno fatto incazza' e c'era uno che è anche tu' mezzo parente, da stasera ti butto fori di casa, te ne torni a dormi' da la tu' mamma o vai dove ti pare, t'arangi". Ora se succedesse davvero una cosa così in 9 casi su 10 la moglie risponderebbe "Vattene a letto è 'un be' più, tonto!" nel decimo essendo anch'essa co' le paturnie per conto suo, gli spaccherebbe in capo la zuppiera. In nessun caso se ne uscirebbe zitta e andrebbe al bar a dire a chi ci sta: "Stronzi avete fatto incazza' il mi' marito e lui m'ha stioccato fori di casa .. la colpa è vostra" Ci rendiamo conto che il parallelo può sembrare fuori luogo ed irriverente, ci rendiamo perfettamente conto che un trasferimento di sede di una società che comportasse la migrazione di 80 persone sarebbe una catastrofe e lo abbiamo scritto in maniera seria e papale papale qualche giorno fa, ma nella lettera che pubblichiamo qui sotto, i dipendenti della Moby che scrivono, e che invece di essere incazzati con chi minaccia il loro trasferimento, se la prendono con chi a torto o a ragione ha criticato la compagnia, ci pare facciano un po' come la improbabile moglie stioccata fori di casa che se la prende con quelli del bar. Delle due una: o la decisione è economica, funzionale etc e allora bisognerà che chi di dovere si attivi e instauri una trattativa con la società sulle cifre, sui dati seri, per vedere come e se è possibile scongiurare il dramma (ma che minchia c'entrano le critiche coi bilanci?) o è (speriamo proprio di no ma si dice in giro) una pura ripicca di una società che non si sente la più amata dagli elbani. Ma in tale deprecabile caso cosa dovrebbero fare amministratori, informatori, rappresentanti di categorie etc? Genuflettersi? Cospargersi il capo di cenere? Fare promesse solenni di mai più levare critiche? Si dice nella lettera che la Moby ha dato, ha dato, ha dato. Ha pure preso. Ed è giusto che sia così in una economia di mercato: la Navarma e le Moby Lines hanno contribuito allo sviluppo dell'Elba e ne hanno tratto ampi benefici economici ed una forte posizione di rendita. Una rendita derivante dal fatto che, mentre su altre rotte deve misurarsi con la concorrenza, sulle rotte del canale ha un concorrente molto si fa per dire, che ad esempio non fa una corsa straordinaria che sia una in testa ed alla fine dei ponti o in corrispondenza di esodi e controesodi, quando c'è da "vendemmiare". Siamo personalmente nel cuore di chi è stato minacciato di una cosa tanto brutale come il forzato sradicamento dai suoi posti, dalle sue amicizie, dai suoi affetti. Siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori, abbiamo sempre cercato di difendere i loro interessi. C'è da impedire questa operazione ed è questo che conta, possiamo glissare pure sul fatto di aver letto una lettera dai minacciati di trasferimento che pareva concepita da chi quel trasferimento minaccia. Ne ricevemmo una peggiore qualche anno fa e non era solo una lettera ma pure un manifesto affisso sui muri di Portoferraio e nelle vetrine dei negozi nelle quali le nostre figlie che sapevano già leggere potevano vedere il loro padre (unitamente a Lorenzo Marchetti ed altre persone) definito come violentatore della memoria di morti (quelli del Moby Prince), vile, infangatore, crocifiggitore ed altro. Seguiva una firma inquerelabile "200 Dipendenti Navarma", inquerelabile giuridicamente ed ancor più perché chi scrive non querela i lavoratori anche se sbagliano. Conserviamo ancora incorniciato uno di quei manifesti, e sono ancora visibili le stropicciature che aveva fatto Anselmo Anselmi staccandolo e appallottolandolo dalla vetrina del suo bar, appena accortosi cosa c'era scritto chi e come si insultava. A chi ci chiede perchè lo teniamo là in redazione rispondiamo "per ricordarcene", ma dovrebbe servire anche a ricordare a chi lavora che gli interessi dei padroni non coincidono sempre con quelli dei lavoratori, anzi che ".. fatti vede' gallina e vedrai ti fanno anche caca'l'ovo" Chissà perchè ci viene in mente un motivetto ascoltato anni fa (tanti) in Lucania da un cantastorie faceva: "Stateve accuorte - vuv la poplazione - imparateve a legge' e a scrivere - pe' difendevve da 'u patrone"
gallina