Sociale, emergenza abitativa, bilancio e peep. Su questi e altri argomenti Rifondazione Comunista tira le somme dei primi cinque mesi di attività della nuova maggioranza che governa Portoferraio dopo la crisi che iniziata il primo di agosto. E sfida Peria ad un confronto pubblico per “vedere chi dice bugie”. L'introduzione politica è stata svolta da Franco Dari, Segretario del Circolo “U.Lupi” il quale ha delineato quelle che sono le posizioni del PRC riguardo all'attuale momento politico del capoluogo elbano. Una giunta e una maggioranza senza il PRC secondo Dari sono da considerarsi “abusive”. Gli elettori nel 2004 avevano voluto ben altro. I toni di Dari si fanno duri quando ricorda che lo stesso Peria aveva più volte affermato che se anche un solo partito della coalizione lo avesse abbandonato, lui si sarebbe dimesso. Questo non è avvenuto a riprova del fatto che “la credibilità politica del Primo cittadino è ormai inesistente”. La parola è poi passata all'ex assessore Palmieri che ha snocciolato una serie di dati finanziari allo scopo di dimostrare che dall'estate ad oggi la Giunta ha misteriosamente fatto apparire nel bilancio comunale “centinaia di migliaia di euro”, non contabilizzati nel bilancio di previsione approvato a marzo. Palmieri ha ricordato che già allora i consiglieri comunisti avevano ritenuto che le stime dell'entrata (in particolare alcune voci poi addirittura triplicate a colpi di “variazioni”) sottostimate “ad arte”. Nonostante questo ben di Dio però la spesa sociale è rimasta al palo segno, ha affermato Palmieri, “di un chiaro spostamento della barra dell'azione politica non semplicemente verso il centro, ma decisamente a destra”. Un esempio per tutti: nell'ultima variazione, il c.d. assestamento, pur avendo disponibili 318mila euro in più, solo 5.000 euro sono stati destinati ad aiutare le famiglie in difficoltà con gli affitti di mercato delle abitazioni. In tutto l'anno questo comune ha speso 16.000 euro per acquistare luminarie natalizie e solo 15.000 per l'integrazione fitti. Disattese completamente - sempre a parere di Palmieri - anche decisioni già prese e finanziate come l'assunzione di una nuova educatrice al nido, che avrebbe consentito un ulteriore aumento del numero di bambini ospitati, gli incrementi retributivi del personale e le c.d. progressioni verticali già concordate col sindacato. Del piano della formazione del personale non si ha più notizia. Flavio Marzolla, membro del Direttivo del Prc e fino a poche settimane fa consigliere d'amministrazione di Casalp, ha sottolineato come la svolta a destra di Peria e della sua Giunta sia testimoniata anche dal “tradimento” delle decisioni già prese (e approvate dal Consiglio comunale a fine giugno) in tema di emergenza abitativa. C'è poco da dire, afferma Marzolla, la delibera n.47 del consiglio prevedeva che una buona fetta del canone che Casalp riconosce al Comune di Portoferraio per gli alloggi di sua proprietà fosse impiegata per reperire sul mercato privato abitazioni che consentissero, in attesa della costruzione dei nuovi alloggi previsti in Albereto, lo sgombero della baraccopoli degli Orti e del fatiscente Coppedè entro la fine del 2007: agli Orti ci sono ancora 13 container e il Coppedè è pieno. La maggioranza guidata dal Partito Democratico nell'ultimo consiglio ha “congelato” le risorse già stanziate destinandole a Casalp per la costruzione dei 12 alloggi di Albereto. Ma il terreno è ancora nella disponibilità di una cooperativa. Pertanto le nuove costruzioni dovranno attendere. Peria rinuncia di fatto a chiudere la vergogna Orti e Coppedè. Oltretutto Portoferraio e l'intera Elba non saranno più rappresentati in Casalp. Il dimissionario Marzolla non sarà sostituito:all'assemblea della società il Sindaco Peria è stato “muto”, ha affermato Marzolla, “non ha proferito parola acconsentendo che Portoferraio fosse fatta fuori dal c.d.a." ha concluso l'ex consigliere di Casalp. Altro tema “caldo” quello dell'operazione immobiliare che ha portato alla realizzazione di alcuni appartamenti dentro le Fortezze. Il Prc ha messo a disposizione della stampa i documenti in suo possesso e ha di nuovo contestato “carte alla mano” la recente autodifesa della Giunta. Ai giornalisti è stata mostrata anche la copia della lettera con cui il Segretario comunale si dichiarava soddisfatto dalle tesi dello studio legale Gracili, chiamato dalla società Forte Falcone a dimostrare che gli immobili riadattati erano effettivamente di suo proprietà. Secondo il Prc tutto è ancora da dimostrare sulla reale proprietà degli immobili, “ma se non fosse stata presentata la nostra mozione l'amministrazione comunale non avrebbe mosso un dito. La Giunta si permette di accusarci di spargere falsità. Ecco i documenti, potete vederli e prenderli, Peria, Zini Garfagnoli e gli altri sarà bene che imparino a dimostrare le accuse che ci fanno, noi i documenti li facciamo vedere, chiamiamo le cose col loro nome e le persone col loro cognome. Peria fa sempre vedere faldoni pieni di fogli ma non li apre mai” . Marzolla ha poi concluso affermando che sulla questione delle Fortezze la Giunta non può improvvisare, dovrà andare fino in fondo perché il sospetto che qualcosa non vada deve essere affrontato e chiarito. La conferenza stampa è stata poi conclusa dal Capogruppo Benedetto Lupi che ha riassunto altre questioni quali ad esempio la mancata approvazione dei Piani di edilizia economica e popolare (PEEP) nonostante il regolamento urbanistico sia stato approvato ormai da molti mesi. Lupi ha affermato che evidentemente al Partito Democratico delle duecento famiglie che col PEEP potrebbero trovare risposta alle loro esigenze non importa poi molto,preferendo concentrarsi su ben altri campi d'interesse. “Il PRC è stato espulso violentemente e con campagne diffamatorie dalla maggioranza perché pretendeva l'attuazione del programma di governo e in particolare degli aspetti legati al sociale. Peria, il Partito Democratico e i suoi alleati puntano evidentemente ad altro e la città è allo sbando”. Orti e Coppedè devono aspettare. La scuola pure. Da quando si è aperta la crisi in agosto l'assessorato alla pubblica istruzione non è stato ancora assegnato. Addirittura, dice il PRC, ci risulta che la maggioranza ha deciso che Portoferraio non avrà più un assessore alla scuola e la delega verrà aggregata a quelle di un'altro assessorato. Incredibile per una città che ha oltre duemila studenti. La svolta di destra è anche questo. E sul finale non è mancato il colpo ad effetto: “visto che il Sindaco non risponde mai nel merito delle questioni che solleviamo ma si limita ad insultarci”-ha detto Flavio Marzolla- “noi lo sfidiamo ad un confronto pubblico testa a testa con uno di noi. Allora i portoferraiesi potranno capire chi dice le bugie e chi no”. Ormai siamo in rottura prolungata e quello che è peggio non si vede chi potrebbe assumere il ruolo di mediatore tra le sparpagliate anime di Portoferraio Domani. Il tempo che ci divide dalle elezioni amministrative sta diventando troppo breve per una ricomposizione del quadro del centrosinistra la cui barca va a vele spiegate, sì, ma contro gli scogli. La prossima volta alla destra portoferriese potrebbe bastare una proposta decente di candidato sindaco e ritrovare quell'unità che si è smarrita nell'altra metà della mela politica, per vincere a mani basse.
Rifondazione Franco Dari
Rifondazione Flavio Marzolla
Benedetto Lupi rifondazione