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MSI-Fiamma Tricolore: Sulla Moby Lines il sospetto del silenzio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 22 dicembre 2007

Ho volutamente atteso alcuni giorni perché aspettavo un intervento delle organizzazioni sindacali sulla decisione assunta dall’armatore della Moby Lines di trasferire tutti (o quasi) i dipendenti a Milano o a Genova, cancellando di fatto 80 posti di lavoro che erano in essere sull’Elba. Questa attesa sembra però andata delusa in quanto mi pare di aver letto solo un tiepido intervento sindacale a difesa di questi lavoratori (maggior parte elbani o che all’Elba si erano ormai sistemati da tempo, magari compreandosi una a casa e crescendo dei figli in questo contesto sociale. E’ un atteggiamento che mi preoccupa - non solo perché sotto il silenzio si nascondono spesso decisioni già prese o accordi di sottobanco - ma soprattutto perché temo si facciano avanti altre realtà portuali (leggi Piombino o la stessa Livorno) propense magari ad offrire chissà che cosa pur di ospitare uffici (e lavoratori) della Moby. Chi però esce maggiormente penalizzato da questa situazione sono le famiglie degli 80 (o forse più se conteggiamo anche gli stagionali) lavoratori “terrestri”. Era proprio necessario prendere una simile decisione? Forse l’armatore ha obiettivi diversi e più appetibili rispetto all’elba? Mi vengono in mente gli scafi dell’imbarcazione “Mascalzone Latino”: uno esposto in bella mostra sul porto di Olbia e l’altro esposto in una piazzetta di Golfo Aranci, sempre in sardegna (L’Elba é stata esclusa da questa “mostra”). Gli elbani devono molto alla Moby Lines- non vi é dubbio che lo sviluppo turistico-vacanziero è soprattutto merito della vecchia Navarma oggi Moby- ma é altrettanto vero che anche la compagnia deve molto all’Elba- schermata dalle incomprensioni con gli operatori turistici elbani- dall’isola? Ci sono promesse fatte e non mantenute da parte di qualche amministrazione? Mi viene alla mente Spinelli che spesso sbotta che vuole lasciare la presidenza del Livorno calcio (che ha portato dalla serie c alla serie a restandoci) e poi il giorno dopo cambia idea perche’ sul porto di Livorno gli hanno trovato un altro piccolo spazio per accatastare altri containers (almeno così dicono a Livorno…). Forse il tempo (non lontano) potrà dare una risposta). Io- da figlio di militare che spesso ha dovuto cambiare città e casa- preferisco stare accanto alle famiglie comprendendo bene le difficoltà in cui- loro malgrado- oggi si trovano. Federazione Elba-Livorno Movimento Sociale Fiamma tricolore Il Responsabile Poli Maurizio


moby imbarco

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