La vicenda ha avuto inizio intorno alle ore 3.00 nella notte tra sabato e domenica 25 novembre in località Valdana nelle adiacenze di un locale notturno. Proprio dal night qualcuno segnalava al 112 che era in corso una rissa, ma la pattuglia dei militari giunta sul posto trovava soltanto un moldavo (il trentenne M.M. domiciliato a Capoliveri) completamente ubriaco che iniziava ad insultare e minacciare i carabinieri e finiva per aggredirli fisicamente. Dopo breve colluttazione, nella quale a dar manforte ai Carabinieri sono intervenuti anche due agenti della Polizia di Stato capitati sul posto, il rissoso dotato peraltro di notevole forza fisica, veniva immobilizzato e tratto in arresto al comando della Compagnia Elbana dei CC. In Via Manganaro all’uomo veniva contestata una denuncia per violenza, minacce, lesioni a Pubblico Ufficiale e per ubriachezza molesta. Il moldavo, risultato peraltro censurato e con specifici simili precedenti, è stato trattenuto fino a lunedì nelle celle di sicurezza del Comando portoferraiese dei CC fino al processo celebratosi con rito direttissimo lunedì. Quella di domenica sarà però al momento l’unica notte trascorsa in guardina dal soggetto in ragione delle sue intemperanze poiché la condanna ricevuta produrrà un’unica misura a cui dovrà sottostare, che sarà l’obbligo di firma presso la stazione dell’Arma. Ed ancora, benché egli risulti sprovvisto di permesso di soggiorno non si potrà nell’immediato procedere alla sua espulsione perché nei suoi confronti gravano altri procedimenti. Della serie le lacune e le contraddizioni normative che finiscono per concedere garanzie a chi meno se le merita, vanificando parzialmente lo stesso lavoro delle forze di polizia.
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