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...E i commercianti fanno le prime considerazioni "a caldo"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 22 giugno 2003

La comparsa sui marciapiedi delle vie interessate al nuovo esperimento delle colonnine per il pagamento della sosta, ha inevitabilmente dato il via a chiacchierate e discussioni bollenti, non certo per il cocente sole estivo. In primo luogo, nessuno aveva informato i cittadini che l’esperimento del “gratta e sosta” - la prima brillante idea dell’Assessore Fratti - era terminato da tempo con un disastroso bilancio economico, ovvero una perdita per le casse comunali di oltre 2.500 euro. Doppia meraviglia , considerato che la segnaletica relativa non era stata rimossa. In secondo luogo, poi, nessuno ha chiari gli scopi della nuova iniziativa. “Continuano ad accanirsi sui nostri già pochi clienti, cercando in tutti i modi di scoraggiarne la sosta” afferma alterata una commerciante tra le piu’ “anziane” della zona di Via Manganaro. “Oltretutto”, continua la signora, col gratta e sosta ci si poteva fermare senza pagare per i primi quindici minuti, semplicemente esponendo il disco orario. Con le colonnine, chi si ferma anche solo a comprare un oggetto deve pagare minimo per mezz’ora, ovvero 25 centesimi”. In effetti, comprare due panini e un giornale sommando al loro prezzo altre 500 vecchie lire non è proprio un affare. Parlando con la gente, traspare soprattutto una considerazione: qui non c’era nessun problema da risolvere, il ricambio delle auto in sosta era già continuo. Perché cercare una soluzione ad un problema che non esiste? Un professionista che ha lo studio in Via Carducci ci ricorda che “se Fratti sospettava che ci fosse un numero consistente di posti occupati per lungo tempo, bastava che imponesse l’uso del disco orario. I vigili, così come devono controllare l’esposizione del biglietto, potevano verificare il disco”. Un pensionato seduto al bar non resiste alla tentazione di dire la sua: “ma cosa volete che venisse fuori di buono? Qui non si vede mai un vigile urbano, che cosa ne sanno in Comune di quanto accade in Via Carducci?”. Nuovi alle attenzioni di Fratti sono invece gli abitanti della zona del mercato coperto (Via delle Galeazze, Via dell’Amore e Via Porta Nuova), ma a far domande qui, più che una discussione accesa, si rischia la rissa. Alle considerazioni già fatte dai commercianti di Via Manganaro e Via Carducci, si sommano al Mercato le osservazioni relative alla già precaria vitalità del commercio in Centro storico. “Ecco, con questa ulteriore rottura di....scatole ... incoraggiamo ancora di più i già pochi clienti ad andare da un’altra parte.Invece di aiutarci a rivitalizzare il Centro, creano un ulteriore problema”, ci racconta accalorato un commerciante. Insomma, non resta che aspettare la fine del periodo sperimentale, la cui durata per altro non è specificata. Ma viene da chiedersi se, dopo aver comprato le costosissime colonnine e spaccato i marciapiedi di recente rifacimento, l’Assessore Fratti potrà davvero tornare sui suoi passi nel caso si verificasse il fallimento dell’esperimento.


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