Piombino centro delle operazioni di riqualificazione ambientale e industriale. Il sindaco Gianni Anselmi interviene sui contenuti della lettera inviata nei giorni scorsi dal capo gabinetto del ministro dello sviluppo economico, Goffredo Zaccardi, con la quale si annunciano alcuni temi di rilievo che faranno parte del nuovo accordo, in via di definizione. Un’intesa che dovrebbe sancire un passaggio fondamentale verso l’avvio dei processi di bonifica dell’area industriale piombinese. «Il fatto che Bagnoli sia parte di un accordo più largo – commenta il sindaco – dà a Piombino la centralità che in molti abbiamo sempre auspicato. D’altronde la questione delle bonifiche e del risanamento era ben presente anche nella precedente bozza di intesa Piombino-Bagnoli del 31 luglio scorso, a dimostrazione del fatto che questo è sempre stato uno degli aspetti cruciali di tutto l’accordo. Fin dall’inizio, infatti, abbiamo sempre parlato di quell’accordo come di un’importante prospettiva di risanamento ambientale, capace di dare un corpo tangibile a imponenti progetti di bonifica di siti inquinati di rilievo nazionale, con mobilitazione di ingenti risorse per la messa in sicurezza delle aree industriali prospicienti al porto e la bonifica delle aree marine portuali oltre che delle aree di Città Futura e della discarica dismessa di Poggio ai Venti. Oggi, con questo nuovo quadro aperto dal ministero dello sviluppo economico, abbiamo la possibilità di dare maggiore centralità anche alle bonifiche a terra, aprendo la strada a un’ampia stagione a favore della riqualificazione industriale. Piombino è il secondo centro siderurgico italiano a ciclo integrale, e presenta una compenetrazione urbanistica evidente fra impianti e processi ad alto potenziale inquinante ed ambito urbano, con ovvie ricadute sulla qualità della vita dei cittadini. Anche per questo la città e il territorio possono giocare un ruolo significativo nel paese sul terreno della ricerca di una compatibilità condivisa ». La lettera inviata dal consigliere Goffredo Zaccardi al sindaco e per conoscenza all’assessore regionale Anna Rita Bramerini e al ministero dell’ambiente, ribadisce inoltre l’importanza dell’accordo come occasione unica per la realizzazione di un piano infrastrutturale, finalizzato al rilancio del porto e alla costruzione del prolungamento della 398 e la disponibilità a procedere alla firma, con la contestuale individuazione delle modalità di attuazione del piano industriale e delle bonifiche delle aree a terra. Si tratta quindi di un’anticipazione dei temi che saranno contenuti nel nuovo accordo che il sindaco spera di poter definire nel giro di poche settimane. Intanto martedì 27 novembre si riunisce il consiglio comunale per discutere il giudizio espresso dalla commissione tecnica comunale sul quesito referendario. Secondo lo Statuto, il consiglio potrebbe deliberare in difformità al parere negativo espresso dalla Commissione stessa, in presenza però di una maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri in carica. La commissione tecnica, riunitasi il 31 ottobre scorso, aveva dichiarato inammissibile il quesito proposto dal Comitato “No fanghi” per la pluralità di soggetti implicati e per la complessità della questione, che esulano dalla competenza esclusivamente locale, richiesta invece dalla normativa attuale.
piombino tramonto