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A Sciambere degli otto milioni di baionette ed altri numeri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 novembre 2007

Carissimo Elbareport il mondo dell'informazione ci sta lentamente avviluppando in una fitta e soffocante rete di numeri. I numeri, colonne di quella pretesa scienza esatta che è la matematica sono diventati come i fuochi d'artificio, più se ne sparano più effetto fanno. Fino a qualche anno fa i partecipanti alle manifestazioni di piazza venivano contati a migliaia o, al massimo a decine di migliaia, per raccogliere le firme per un progetto di legge popolare ci voleva il suo tempo e non sempre finiva bene, per chiedere un referendum servivano mesi e anche in questo caso non sempre finiva bene, alle elezioni si contavano i voti, le famosi croci sulla carta, e poi si capiva chi aveva vinto. Ora basta. Si raccolgono milioni di firme in poche ore, una manifestazione con meno di un milione di persone passa quasi inosservata, tramite i sondaggi sappiamo gìà chi vincerà le prossime elezioni e possiamo farci un'idea di chi vincerà quelle successive alle prossime. I partiti tendono a diventare marchi, brand come si dice nel mondo miracoloso del marketing, che si cambiano quando invecchiano o perdono di appeal. Quelli della mia età si iscrivevano alla DC o al PCI e potevano star tranquilli per decenni, ogni mattina senza telefonare al Bottegone o a Piazza del Gesù sapevamo che il partito c'era ancora, ora da un giorno all'altro la stessa persona si può ritrovare iscritta al nulla perché il suo partito è scomparso nel giro di poche ore. Ogni giorno i sondaggi ci dicono chi cresce e chi cala, chi è in testa e chi sta in fondo, quanti italiani lo tengono a sinistra e quanti lo tengono a destra, che percentuale di possibilità abbiamo di ritrovarci cornuti anche se siamo sposati a una santa. Ma, mi domando, ti domando e lo domando ai tuoi lettori: è proprio così eccitante farsi prendere per il culo? Il mitile ignoto Evidentemente sì caro mitile, e mi dispiace un poco contraddirti ma la tendenza è storica. A proposito di autocrati pelati e di otto milioni, ti ricordi la storia delle baionette? Secondo il Duce con quegli otto milioni di lame l'Italia avrebbe vinto qualsiasi nemico, ma andò a finire un po' diversamente. per lui e e per il popolo gaudente che lo acclamava, eccitato al limite dell'orgasmo. Credo però che pure quest'altro ventennio stia volgendo alla fine, e che il'autocrate di turno sia molto prossimo a ritrovarsi politicamente in braghe di tela. Anzi trovo questo proclamare la nascita di Rifondazione Forzaitaliota decisa dall'Unto dopo un breve conciliabolo con quella specchiata persona che è Don Marcello Dell'Utri, e la stessa raccolta di firme del piffero, come la testimonianza di un annaspare sostanziale, una delle ultime guittate di un decadente attore, lo strip fuori programma di una antica soubrette pellancicosa, un rilancio a poker con una coppia di 7 in mano. Alla lunga sono ottimista, credo che prima o poi ci si renderà conto collettivamente che occorre far politica, e occorre che a far politica e ad amministrare siano i migliori, i più intelligenti, i più colti, i più onesti e i più creativi tra i cittadini. Forse ci si renderà perfino conto che il termine "ideologico" non è necessariamente negativo, che non è vergognoso pensare elaborare una propria filosofia politica ed agire coerentemente con essa. Allora questa stagione delle stronzate travestite da politica e dei nani (etici) travestiti da politici, sarà collocata nel posto che merita nella storia. Non so se allora governerà la sinistra, la destra o qualcun altro, comunque vada saremo (o saranno) in una nuova e più felice epoca. Meglio agire per affrettarne l'avvento.


mitile cozza

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