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Controcopertina - Rifondazione: che fine ha fatto la democrazia partecipativa?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 16 novembre 2007

Uno dei più gravi demeriti della Giunta comunale che governa Portoferraio è quello di aver quasi completamente disatteso una delle più importanti promesse fatte ai cittadini in sede di campagna elettorale. Si tratta di una inadempienza particolarmente grave e, quasi, fondamentale in quanto vertente su uno dei temi fondanti e distintivi della lista già capitanata dall’attuale Sindaco Peria, cioè la partecipazione o democrazia partecipativa. Era un tema tanto importante da determinare per la prima volta addirittura l’istituzione di un assessorato dedicato esclusivamente a tale finalità. In realtà solo per la preparazione del bilancio 2007 sono state svolte nei quartieri e tra i cittadini delle assemblee pubbliche nelle quali i partecipanti hanno potuto prendere posizione sull’atto più importante della vita amministrativa del Comune indicando le priorità da affrontare nel corso dell’anno che sta volgendo al termine. Ciò è avvenuto solo e soltanto dietro le pressanti richieste di Rifondazione Comunista e di pochissimi altri. Comunque, durante le riunioni l’assessore Marotti ha puntualmente registrato gli interventi che sono stati utilizzati, o avrebbero dovuto esserlo, quali indirizzi per la redazione del bilancio dell’esercizio in corso. Il seguito degli accadimenti è ben noto: il bilancio 2007 non è stato attuato in alcun modo e solo adesso, ed in settori molto limitati, si iniziano ad avviare alcuni progetti che, stante l’assurdo ritardo accumulato, non potranno iniziare se non tra più di un anno. Tanto per fare un esempio banale, era stato stabilito che le ordinarie manutenzioni e riparazioni, che da alcuni anni costituiscono incomprensibilmente uno dei punti dolenti dell’azione del comune ed una delle cose che più fanno giustamente arrabbiare i cittadini, avrebbero dovuto essere finanziate con capitoli di bilancio certi ed immediatamente disponibili, senza i soliti ostacoli delle “bizze” di questo o quel funzionario o burocrate comunale. Così non è stato per cui continua ad essere un problema tappare le buche per strada, riparare le giostre per i bambini nei parchi pubblici, mettere in sicurezza i marciapiedi. . Altro esempio: era stato deciso un importante stanziamento per il diritto alla casa per eliminare, almeno entro il 31.12.2007, la vergogna della baraccopoli degli Orti. Ebbene, con la variazione di bilancio del Novembre 2007 abbiamo appreso in Consiglio Comunale che la somma prevista (corrispondente al cosiddetto Canone CASALP) non è stata ancora impegnata a questo scopo. Cosa si aspetta? Quando i nostri concittadini meno abbienti vedranno rispettato il loro diritto ad una abitazione degna di questo nome? Ovviamente in tale situazione di pressoché assoluta inadempienza l’Amministrazione comunale ha fatto saltare il “secondo giro” di consultazioni nei quartieri, che era stato invece previsto all’interno della sperimentazione per il bilancio partecipato del 2007. Sindaco ed Assessori avrebbero dovuto recarsi di nuovo tra i cittadini a metà esercizio (o perlomeno entro settembre – ottobre) per verificare lo stato di attuazione del programma dei lavori indicati dalla cittadinanza ed attuare gli eventuali correttivi. Nessuno evidentemente se l’è sentita di fare un giro nei quartieri per fare solo brutta figura. Adesso però si ricomincia: il Comune ci informa di una nuova tornata di riunioni in vista del bilancio 2008. Ma come è possibile questo se ancora non si è neppure iniziato a fare tutto quello che era stato previsto per il 2007? Come è possibile andare a chiedere indicazioni ai cittadini su cosa fare nel 2008 quando ancora a novembre non si hanno credibili indicazioni circa l’ammontare delle entrate comunali (ICI, oneri concessori, recupero evasione, ecc…) per l’anno 2007? A tale riguardo, infatti, si deve notare che anche nell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata l’ennesima variazione di bilancio (è la quinta o la sesta nel 2007) con cambiamenti sul fronte delle entrate di diverse centinaia di migliaia di euro. E’ ovvio desumere che, mancando una pur minima attendibilità circa le entrate del comune non è possibile effettuare realistiche previsioni sulle cose da fare. Ancora una volta ci dispiace che i fatti dimostrino che avevamo ragione: le previsioni di entrata contenute nel bilancio comunale 2007 non erano realistiche ed erano ampiamente sottostimate. Questo grave errore, da noi tempestivamente quanto inutilmente segnalato, ha provocato una ingiustificata paralisi del Comune per quasi un anno. Parlare di democrazia partecipativa e di bilancio partecipato in simili condizioni significa prendere in giro i cittadini. Quale consolazione l’Amministrazione ha inviato in questi giorni a tutte le famiglie portoferraiesi il periodico “Comune Informa”, uno strumento che, secondo le originarie intenzioni, avrebbe dovuto costituire uno strumento di informazione volto a favorire – appunto – la consapevole partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Nella realtà trattasi di mero foglio propagandistico, nella quasi totalità occupato da una autointervista del Sindaco di tipo autoincensatorio e autoconsolatorio, con tanti improbabili “faremo” e con ben pochi “abbiamo fatto”. Purtroppo alla ridondante presenza mediatica e propagandistica del Sindaco non corrispondono i fatti e le concrete realizzazioni e, sinceramente, ce ne dispiace.


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