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Controcopertina- Bene la raccolta di firme a Seccheto, cinghiali da eradicare Legambiente: Provincia di Livorno e Comuni si assumano le loro responsabilità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 ottobre 2007

La protesta e la raccolta di firme avviata a Seccheto non solo è condivisibile, ma sottolinea che occorre uscire da una concezione errata che vede il problema cinghiali e mufloni gestibile attraverso l'attività venatoria. E' un messaggio che soprattutto la Provincia di Livorno deve cogliere perché la sua latitanza su questa questione al di fuori del territorio del parco, addirittura con il ripristino delle pasturazioni estive dei cinghiali, viene meno a tutte le promesse di radicale riduzione della popolazione di suini selvatici fatte solo un anno fa. Il parco nazionale ha dimostrato che attraverso una quarantina di trappole e abbattimenti mirati con personale specializzato si può ridurre in tre mesi la popolazione dei cinghiali di oltre 700 capi, mentre le battute straordinarie di caccia fuori parco hanno effetti risibili, le cinque gabbie affidate dalla Provincia ai cacciatori non hanno mai preso un cinghiale o sono diventate pollai. Anche per i mufloni è il parco ad aver avviato, constatato l'insostenibile aumento della specie nell'Elba occidentale ed al Giglio, l'abbattimento selettivo di circa 150 esemplari. Nonostante questo chi, ben prima dell'istituzione del parco nazionale nel 1997, ha causato il problema dei cinghiali con la loro introduzione (i cacciatori e la Provincia) e chi ha voluto introdurre i mufloni in un ambiente dove non erano mai stati presenti (Comuni e privati) accusano la vittima di queste introduzioni, il Parco Nazionale, di esserne la causa, di non prendere misure che invece l'area protetta ha assunto coraggiosamente al contrario delle altre istituzioni. E' davvero giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, secondo le proprie competenze e secondo le leggi vigenti, senza scaricarle su altri. Davanti alla devastazione delle biodiversità foloro-faunistica causata da animali introdotti per soddisfare una passione privata, la caccia, o per un malposto scopo di "abbellimento", davanti ai danni causati a ciò che rimane dell'agricoltura elbana, è necessario che la Provincia di Livorno ed i comuni elbani prendano all'esterno del parco misure straordinarie almeno pari a quelle prese nell'area protetta, occorre che dalle promesse si passi davvero, con tempistiche e quote di prelievo certe e rispettate, ad un programma di eradicazione dei cinghiali dall'Isola d'Elba e a riportare la popolazione di mufloni ad un numero sopportabile dall'ambiente e non dannoso per l'agricoltura.


Chiusino ridotto cinghiali bagnaia

Chiusino ridotto cinghiali bagnaia