Stiamo facendo la “stecca” come da militari, smarcando ogni giorno che passa come uno in meno che ci divide dal congedo con l’amministrazione Ageno, giorno in cui verseremo caldissime lacrime. Ora avvicinandosi al termine della sua parabola amministrativa l’ageniale Primo Cittadino si lascia andare ad atteggiamenti sempre più napoleonici,in molti hanno apprezzato il piglio fiero con il quale egli ha posto l'aut-aut sul (con rispetto parlando) Regolamento Urbanistico ("o si vota in blocco o si va tutti a casa!") paragonabile al mitico barcaiolo che in giro per il mare con una recalcitrante fanciulla, così la convinse e conquistò: "O me la dai, o levo il lèggero!" ("se non soggiacerai alle mie amorose brame, toglierò il tappo della barca, sicchè con lei noi ne affonderemo!"). Ieri ha fatto un comunicato per dire che ha suggerito al Sen. Mugnai di inserire nella sua proposta di legge un codicillo, una pinzillacchera come il fatto che i piani territoriali di coordinamento (PTC), compito delegato alla Provincia (che deve appunto curare che ci sia un quadro armonico dell'uso di territorio provinciale), venga affidato nel caso di territori insulari agli enti che sulle isole stanno. Traduciamo: dopo che la proposta della magnifica provincia autonoma dell'arcipelago ha iniziato a fare acqua più di una barca senza lèggero, facendo ridere anche le formiche, dopo che altre proposte "autonomistiche" di quadro istituzionale come i sub-ATO rifiuti ed idrico sono naufragate sugli scogli delle leggi (oltre che del buon senso), Ageno tenta quest'altra surrettizia strada per affrancarsi, almeno sotto il profilo urbanistico, dal dominio di quei comunistacci che comandano in provincia. Spieghiamo per i meno attenti tra i nostri lettori che il PTC, semplificando, traccia delle linee generali alle quali debbono uniformarsi altri strumenti territoriali quali i Piani Strutturali e Regolamenti Urbanistici. Anche in virtù di ciò la Provincia ha presentato un buon numero di osservazioni al si fa per dire regolamento urbanistico di Portoferraio, ed è probabile che contro quello strumento ricorra al TAR. Ritraduciamo: non contento di essere ricordato come l'ispiratore del più impopolare e sgangherato strumento urbanistico della storia dell'Europa Occidentale, Giovanni Pianificatore Ageno si prefigge di condizionare per qualche verso pure la fase di controllo del suo agire urbanistico, facendo sbarcare in terra di più comprensive maggioranze la redazione dei PTC. Ageniale eh? No? Vabbene, si è fatta sera smarchiamo un altro giorno dalla "stecca" Fissando il trapasso (amministrativo, non compia gesti scaramantici Sindaco) per l'ipotetica data del 1°Giugno 2004 saremmo a 358 giorni all'alba.