Mi trovo costretto a presentare questa mia opposizione pur se rifuggo in via di principio da qualsivoglia attività di impulso tesa ad innescare sterili percorsi inanimati fatti di vuote e polemiche repliche e controrepliche che non possono non risolversi che in noiose schermaglie di soggettive rappresentazioni. Diversamente, a mio avviso, queste andrebbero confrontate (nei modi e nelle sedi adeguate) in pacifici e produttivi confronti responsabilmente condotti tra i soggetti interessati. Invero, non possono costituire che soggettive e personali versioni, non suffragate da riscontri, le rappresentazioni unilateralmente rese da una sola delle parti in gioco, tanto più aleatorie ed inaffidabili se profuse anche a nome delle altre, come nel caso che mi impegna. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto della questione rappresentata che doverosamente intendo supportare, rendendo parimenti pubblica la versione “dell’altra parte”: Dalla lettura del testo divulgato alla stampa da parte della Lista Civica per Marciana Marina, sembra emergere una condivisione del sottoscritto alla posizione assunta dall’opposizione nella vicenda innescatasi con il Presidente degli Albergatori. In realtà, diversamente da quanto l’opposizione ha inteso rappresentare nella seconda parte del testo, ove vorrebbe ricondurre la questione in una legittima richiesta di “revisione del piano regolatore che preveda nuove volumetrie di edilizia turistico-ricettiva finalizzate alla riqualificazione degli alberghi esistenti”, questa ha avviato sin dal primo giorno di insediamento e perseguito e tuttora insiste in una campagna di indagine sulle concessioni rilasciate al signor Antonini sia mediante accessi personali continuati presso l’Ufficio Tecnico, sia mediante richieste, osservazioni, interrogazioni ed interpellanze che sembrano denotare una posizione di contrasto interpersonale (già avviata durante la propaganda elettorale che verosimilmente ha indotto l’interessato a chiedere tutela della propria immagine) ben diversa da un’attività istituzionalmente orientata protesa al conseguimento di interessi collettivi, come, peraltro, può desumersi dalle stesse parole dell’opposizione laddove prefigura “un sistema come quello attuale del tipo chi prima arriva prende tutto”. Sotto questo profilo ovviamente ci discostiamo e personalmente il sottoscritto fermamente si dissocia e si rivolta, non solamente perché artificiosamente simulate, (tenuto conto poi che in sede di esame delle osservazioni presentate sul punto al Regolamento Urbanistico sono state consumate riunioni con gli albergatori e con il signor Antonini tese a promuovere una ricognizione diretta delle esigenze degli operatori, che tuttavia, non emergevano), ma poiché contrasta con il mio concetto di vivere sociale e la mia etica comportamentale che tende a biasimare ogni rappresentazione ambigua tanto più ove travalichi la correttezza, la serietà ed il rispetto dell’onorabilità che ciascuno ha il diritto ed il dovere di tutelare. Per concludere, dovendo procedere su supposizione e soggettivo credere (come detto in apertura) in ordine su che cosa l’opposizione ritenga aver ricevuto la mia condivisione ed ipotizzando che il riferimento si rivolga ad una nota dell’ufficio Tecnico (ove si profila un’attività sospensiva in autotutela in relazione all’esame della correttezza formale del titolo autorizzatorio rilasciato al Presidente degli Albergatori) non posso ritenere che questo riguardi il naturale e fisiologico svolgersi dei compiti istituzionali ed è in tale contesto e limitatamente a questo che risiede la mia condivisione. Relativamente, infine alla revisione del Regolamento Urbanistico proposto in emendamento dalla minoranza, che nel testo diffuso alla stampa figura “immotivatamente non accolto”, tengo a precisare che lo stesso ha ricevuto ampia condivisione da parte di tutti i consiglieri di maggioranza che si sono dichiarati pienamente solidali come riporta il documento allegato alle linee di programma che testualmente recita: “Parimente è da ritenersi pienamente condivisa l’opinione di assicurare alle attività esistenti adeguate potenzialità di interventi di riqualificazione, ristrutturazione ed ampliamenti cui, in prima applicazione, ha già provveduto di recente l’Amministrazione Martini con l’approvazione di una specifica disciplina integrativa del Regolamento Urbanistico, a tutti gli effetti operativa. Pertanto – continua il documento - fermo restando l’intervento di aggiornamento che il Regolamento Urbanistico prescrive con cadenza almeno triennale, ove si procederà ad attualizzare le previsioni alle nuove esigenze, il proposto emendamento non rileva aspetti migliorativi od aggiuntivi per riferirsi a profili già normati”; appare pertanto chiara l’unanimità di intenti della maggioranza di procedere in tal senso. Chiudo con una riflessione su questa metodologia sovente in uso dalle opposizioni, che finisce col fornire un’immagine distorta e quasi beffarda dei ruoli istituzionali comprimendoli in una sorta di perenne competizione elettorale ben distinta dalla sacralità e l’impegno che ogni giorno e costantemente viene profuso da chi governa che, per quanto da noi praticato, viene rivolto esclusivamente a cogliere ogni dimostrazione di disagio od aspettative a risolvere i problemi ed attuare i programmi e le azioni promesse che la più ampia parte della popolazione ha voluto con l’espressione del voto. Tanto dovevo per diritto di chiarezza.
Ciumei andrea