Sabato 6 ottobre allo Sugar Reef di Capoliveri ritornano i Bwp con un concerto denso di attrazioni, deduzioni, palpazioni, detassazioni, vibrazioni, dichiarazioni, contraddizioni, deflagrazioni e palpitazioni ! "FIRMA & BALLA" Nel momento più congeniale della stagione, a cavallo della festa dell'uva (i briachi continuano a fare oh!), il gruppo elbano reduce da una stagione intensa e variegata propone una serata d'assalto con tutti i più noti brani del gruppo e le cover più conosciute. E lancia anche una sensazionale raccolta di firme su i temi più cari e disparati (o ..disperati..) come ai bei tempi dei referendum radicali che non si capiva una mazza di quello che si firmava. Si potrà quindi firmare in un momento catartico di raccoglimento che avverrà prima, durante e dopo il concerto, su un apposito Librone sui seguenti argomenti: 1)- SONO CONTRARIO ALLE AMP 2)-MA SONO ANCHE FAVOREVOLE ALLE AMP 3)-RIVOGLIAMO JIMI HENDRIX VIVO 4)- DELLA GATTAIA NON CE NE FREGA UNA PIPPA SECCA 5)-SONO CONTRARIO AI FANGHI IN GENERALE PERCHE' C'HO GIA' UNA BELLA PELLE 6)- PETIZIONE PER TROVARE UN LAVORO SERIO AL MEONI 7)- FIRMA PER INDICARE IL LUOGO DELLA PROSSIMA PRESENTAZIONE DELL'ISOLA DEL REGINI 8)- FIRMA PER FAR TOGLIERE GLI AUTOVELOX ALL'ELBA Fin qui il testo del delirante annuncio dei BWP che con la esilarante sequenza finale degli argomenti su cui firmare ci ha fatto riflettere, tra Andy Warrol e Marshall McLuan, sul concetto del quarto d'ora di celebrità trasferito dalla loro società televisiva alla società connessa che viviamo. C'è venuto da pensare alla rete che come un cavallo imbizzarrito squarcia i veli, espone crudele in tempo reale la vergogna birmana, che mette lo scibile umano a portata di mouse, ma che trasforma pure il mondo cablato in un gigantesco Hide Park con milioni di cassette in forma di Blog (o similblog) su cui milioni di oratori alla caccia di un pubblico sempre più parcellizzato montano per dichiarare, esporre, pontificare. E via così sempre più cassette, fino al paradosso di una cassetta per ciascun oratore senza pubblico che parlerà a se medesimo, che si parlerà addosso confondendo la sua voce con quella dei vicini di cassetta, contribuendo ad un indistinguibile chiacchiericcio, facendo della più intima, individuale stronzata argomento degno di discussione. A quel punto avremo forse raggiunto la perfetta democrazia comunicativa verso il niente, un po' come lo scrutatore non votante della canzone, che ha collegato la stampante, però non manda mai una lettera.
hide park