Sono 15 le slot machine sequestrate all’Elba nell’ambito della vasta operazione nazionale condotta dalla guardia di finanza su istanza della procura di Venezia. Circa una quarantina i sopralluoghi nei vari locali elbani, nei comuni di Portoferraio, Capoliveri, Porto Azzurro e Marciana Marina condotti dalle locali Fiamme Gialle. Sotto accusa i costruttori dei modelli Black Slot, Stack Slot e Terza Dimensione. Le macchine, sequestrate in via cautelativa, come più volte specificato nel provvedimento del gip Antonio Liguori, a noleggiatori ed esercenti in buona fede, non sarebbero conformi alla legge. Nel mirino gli importi delle vincite, e quindi delle perdite, ritenuti eccessivi e dovuti, secondo l'ipotesi della magistratura, ad un’alterazione all’origine effettuata dalla società che ha prodotto il software. Le macchine in questione erano comunque state omologate da enti accreditati presso l’Aams (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) con nulla osta rilasciato dal Ministero delle Finanze. Nella lettera al Sole24ore del presidente dell’associazione nazionale di produttori, distributori e gestori, Paolo della Pria, si legge che: “detti apparecchi rispettavano comunque il parametro imposto dalla legge di restituire al giocatore almeno il 75% degli introiti, in un ciclo di 14mila partite”. Quindi secondo l’associazione non esiste nessuna frode “né nei confronti degli utenti, né tantomeno alcuna forma di evasione fiscale”.
guardia di finanza ingresso